L'impatto del Covid-19 sulle società del FTSEMib
Al 30 giugno 2020 la capitalizzazione delle 25 società industriali e dei servizi quotate al FTSEMib si era ridotta di 42 miliardi di euro rispetto a inizio anno
di Edoardo Fagnani 7 ago 2020 ore 15:36Secondo un’analisi elaborata da Area Studi Mediobanca, la pandemia del Covid-19 ha avuto un enorme impatto sull’economia reale nel primo semestre del 2020, in Italia così come nel resto del mondo. Il primo semestre del 2020 è stato, infatti, molto complicato, a causa soprattutto di un secondo trimestre da dimenticare e con impatti più pesanti del primo.
L’andamento non è stato uguale per tutte le multinazionali: le aziende che generano la maggior parte del loro fatturato in Cina e nel resto d’Asia hanno registrato, in buona parte, una ripresa delle vendite a partire da aprile 2020, mentre chi opera per lo più in Europa e nelle Americhe ha subìto il calo più consistente tra marzo e maggio 2020.
Nel dettaglio l’analisi elaborata da Area Studi Mediobanca ha evidenziato che al 30 giugno 2020 la capitalizzazione delle 25 società industriali e dei servizi quotate al FTSEMib si era ridotta a 335,27 miliardi di euro, l’11,2% in meno rispetto al valore di inizio anno 377,53 miliardi. In pratica, nel primo semestre le aziende in esame hanno perso oltre 42 miliardi di euro di capitalizzazione, a causa della pesante perdita del primo trimestre (-86 miliardi, -22,9%), solo parzialmente bilanciata dalla ripresa registrata nel secondo trimestre (44 miliardi, +15,1%).
Emblematico il caso di ENI, la cui capitalizzazione è passata da 50,51 miliardi di inizio anno ai 30,87 miliardi di fine giugno 2020.
A livello settoriale, solo le energetiche/utilities hanno ottenuto un incremento del valore in Borsa (+2,5%); in forte calo invece la manifattura (-10,8%) e i servizi (-18,5%).
L’analisi elaborata da Area Studi Mediobanca ha evidenziato che, rispetto al primo semestre del 2019, le società analizzate hanno perso complessivamente ricavi per oltre 50 miliardi di euro (-25,3%) a cui si aggiunge un calo di quasi 18 miliardi di profitti.
Per quanto riguarda la struttura finanziaria l’analisi ha evidenziato un deterioramento per tutti i settori, come risultato dell’incremento dell’indebitamento (+9,7%) e della contrazione dei mezzi propri (-8,1%).