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Gli impatti della crisi energetica in Europa

di Redazione Lapenna del Web 26 ago 2022 ore 10:40 Le news sul tuo Smartphone

europa_13Secondo gli analisti di Nomura, il prezzo dell’elettricità in Germania è destinato a crescere nel corso del prossimo anno, con picchi oltre i 1.000 dollari al barile in termini di petrolio Brent, a causa sia dei vincoli nelle forniture energetiche dalla Russia sia da una serie di condizioni sfavorevoli.

Gli analisti ritengono che, oltre ai vincoli energetici, la zona euro stia facendo i conti con l’impatto del cambiamento climatico, con inondazioni improvvise e siccità da record, cui si sommano un rallentamento degli scambi commerciali con la Cina e i rischi di recessione negli Stati Uniti.

Per gli esperti di Nomura, la sfida maggiore che l’Europa dovrà affrontare durante l’inverno non sarà l’inflazione, bensì la stagflazione. "Complessivamente, ci aspettiamo che il cambio euro/dollaro scenda a 0,9 quest'inverno, che l'inflazione salga ulteriormente ai massimi pluridecennali prima di raggiungere il picco, che il Pil diminuisca nel corso del prossimo anno e che la BCE aumenti i tassi in risposta al rialzo dell'inflazione, per poi tagliarli l'anno prossimo con il proseguire della recessione indotta dalla crisi dell’energia", è quanto previsto nel report.

I mercati si chiedono se la Germania esaurirà le scorte di gas. Secondo Nomura la risposta è no, grazie alle riserve di GNL (gas naturale liquefatto), ma ancora di più in seguito al calo della domanda industriale. "I prezzi elevati e la domanda in calo di un bene essenziale come l’energia non rappresentano un elemento positivo per la crescita, ma fanno sperare che i primi mesi del 2023 non saranno caratterizzati da blackout nel Paese", hanno concluso gli analisti.

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