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L'immobiliare è ancora un bene rifugio?

In fasi di forte instabilità delle borse si ascoltano spesso frasi come cerco rifugio nel mattone, oppure investo in qualche cosa di solido. Non sempre però questa ricetta ha funzionato

di Valter Buffo 26 mar 2018 ore 09:28

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 

In fasi di forte instabilità degli indici di Borsa, si ascoltano spesso frasi come “cerco rifugio nel mattone”, oppure “investo in qualche cosa di solido". Non sempre però nel passato questa ricetta ha funzionato: nel senso che non sempre la mossa ha protetto il valore del patrimonio degli investitori che si sono mossi in questo modo. Recce’d su SoldiOnline.it in una precedente occasione ha descritto ai suoi lettori il momento particolare del settore “real estate” in questa prima parte del 2018 (https://www.soldionline.it/analisi-scenario/un-rischio-immobiliare), mettendo in evidenza la cattiva performance dei titoli in una Borsa in rialzo.

usa-vendite-case_1Oggi abbiamo deciso di tornarci perché si tratta di un argomento sottovalutato da molti mezzi di informazione e tenuto nascosto dalle banche di investimento. Eppure, sono numerose le ragioni per fare attenzione proprio al settore immobiliare: il brano che segue spiega perché la situazione presente è “insostenibile”:

 

A crippling lack of inventory remained the defining trait of the housing market in 2017. At the start experts believed the crunch that characterized 2016 would bottom out; instead it grew worse. Looking to 2018, the general consensus is that inventory will pick up slightly. The biggest reason for this modest optimism is that the current situation is unsustainable. Prices cannot rise faster than wages forever. However, it has become clear that the typical assumption that demand and strong prices will entice construction are not holding true this cycle. There are structural reasons builders aren’t building: the high cost of land, skilled labor and building material, lack of buildable space and local regulations against density. Recently, however, builder sentiment has been brighter than consumer sentiment.

 

In sostanza, il brano ci spiega che I prezzi degli immobili salgono a ritmi più rapidi della crescita delle retribuzioni, ma che allo stesso tempo i costruttori NON hanno colto questo segnale come un incentivo a costruire più case. E tutti i dati lo confermano: lo vedete benissimo nei due grafici che vi proponiamo in basso. Qualche cosa, quindi NON funziona: che cosa? Resta da individuare una causa precisa, che non può certo essere l’aumento dei costi dei mutui, oppure la riforma fiscale di Trump.

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Fonte: ZeroHedge

 

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Fonte: Morgan Stanley

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 26 marzo 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1. La Borsa Usa oggi farà il test della media a 200 giorni
  2. In settimana, dati per l’inflazione da tutte le grandi economie
  3. Dalla Casa Bianca continuano ad uscire voci e segnali di nervosismo: anche durante l’ultimo weekend
  4. SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della gestione del rischio di portafoglio, e delle ragioni alla base delle nostre scelte operative nel 2017 (ragioni che oggi sono evidenti a tutti)
  5. SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi sarà il peso del debito sulle prospettive di crescita delle economie

 

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