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Il rapporto tra utili societari e ripresa

Negli ultimi mesi le aspettative legate a una ripresa dell’economia hanno stimolato i mercati azionari e le valutazioni azionarie. La situazione sta veramente per migliorare?

di Redazione Soldionline 27 giu 2017 ore 10:37

Negli ultimi mesi le aspettative legate a una ripresa dell’economia hanno stimolato i mercati azionari e le valutazioni azionarie. Così la necessità di un miglioramento dei fondamentali degli utili societari è diventata sempre più evidente. La situazione sta veramente per migliorare? Se lo chiede Laurence Taylor, Portfolio Specialist, Global Equities di T. Rowe Price. Il gestore pensa che per l’Europa un miglioramento degli utili societari abbia buone probabilità di durare. E che il Giappone potrebbe tornare a brillare.

Di seguito il report dell’esperto:

 

Nonostante le grandi aspettative di ripresa economica che hanno accompagnato gli ultimi anni, la crescita degli utili societari ha continuato a scarseggiare. Ora però che le rinnovate aspettative di una ripresa dell'economia hanno stimolato i mercati azionari e le valutazioni azionarie, la necessità di un miglioramento dei fondamentali degli utili societari è diventata sempre più evidente. La situazione sta veramente per migliorare o ci attende una delusione? I dati indicano un miglioramento. Dopo i minimi toccati la scorsa estate, i PMI, che sono buoni anticipatori di un miglioramento degli utili, hanno continuato a crescere.

analisi-mercatoÈ indubbio che la fiducia delle imprese stia aumentando (in particolare negli Stati Uniti) e questo sta generando non solo tendenze positive per l'occupazione, ma anche segnali di una ripresa degli investimenti societari, che avevano toccato i minimi. Tali tendenze, se durature, sono importanti per la capacità del ciclo azionario di maturare con risvolti positivi. Il miglioramento del sentiment è stato generalizzato, ma nel breve periodo il contributo maggiore è arrivato dal settore energetico, visto che il periodo di estrema debolezza dei prezzi del petrolio è passato.

Nel medio termine, però, la traiettoria dei prezzi del greggio resta ribassista, quindi il rimbalzo dei prezzi energetici potrebbe risultare più temporaneo di quanto il mercato si aspetti. Per questo motivo, restiamo cauti verso i trend di crescita di lungo periodo degli utili societari nel comparto energetico.

Un importante fattore che influenzerà la crescita degli utili negli Stati Uniti sarà la capacità delle società di trarre vantaggio dal miglioramento del contesto macroeconomico sfruttando la crescita dei ricavi e difendendo i margini di utile.

 

Europa: finalmente un miglioramento!

Negli ultimi anni gli utili europei non sono cresciuti affatto. Tale andamento è dovuto in parte a un cambiamento strutturale determinato da problematiche di lunga durata nei settori dell'energia, dei materiali e della finanza.

Le delusioni anno su anno ci hanno severamente rammentato di continuare a nutrire scetticismo verso le stime di consenso. E finalmente abbiamo visto un'inversione degli utili nei settori orientati alle materie prime. Allo stesso tempo, l'indice PMI europeo sta toccando nuovi picchi di ciclo, segnalando che per numerose società finanziarie il contesto della redditività è migliorato.

Vero è che l'Europa non è uno dei mercati azionari più ciclici (gli utili del Giappone e dei mercati emergenti sono più sensibili a un miglioramento del contesto macro), ma la prospettiva di un rinnovato aumento delle vendite nel Vecchio Continente è molto interessante. Stavolta un miglioramento degli utili societari ha buone probabilità di durare.

 

Il Sol Levante sta per brillare nuovamente?

Negli ultimi due trimestri, le società giapponesi hanno registrato una crescita degli utili a due cifre, mentre nell'ultimo trimestre del 2016 hanno registrato utili destagionalizzati per 19.800 miliardi di yen, un vero record in termini assoluti. Negli ultimi anni, il Giappone ha mantenuto le promesse, generando utili societari ciclici, nonostante la debolezza dei trend di crescita sia a livello nazionale che a livello globale. Dopo il tracollo di metà ciclo, tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016, c'è stato un innegabile miglioramento degli utili, sia in termini di slancio che di revisioni, grazie anche all'indebolimento dello yen che ha favorito la crescita delle esportazioni.

Lo scenario economico interno del Giappone deve ancora infiammarsi: continua la stagnazione dei salari e l'inflazione si mantiene ostinatamente bassa. Il rendimento del capitale dei titoli societari mostra l'altro lato della medaglia dei dibattuti dubbi che aleggiano sul successo della Abenomics.

Mentre il PIL si è mantenuto a livelli modesti, è stato il miglioramento della corporate governance e della redditività societaria a essere premiato. Siamo quindi dell'avviso che il quadro bottom-up meriti di essere osservato con maggiore attenzione. Il Giappone ha sicuramente ricordato a tutti che c'è differenza tra fondamentali economici e fondamentali azionari, un aspetto che si è rivelato fondamentale per consentire al paese di sovraperformare la maggior parte dei mercati sviluppati dal 2012 a oggi.

 

Conclusioni su rapporto utili-ripresa

Nella seconda metà del 2017 ci saranno ulteriori sviluppi positivi, sia a livello individuale che collettivo, di cui stiamo già vedendo segni incoraggianti (Figura 1). Ciononostante, una preoccupazione incombe costante sulle previsioni di consenso. Negli ultimi cinque anni le stime sugli utili si sono rivelate sempre troppo ottimistiche e la delusione sarà inevitabile. In un mondo caratterizzato dalle previsioni aziendali più disparate, rivestirà un'enorme importanza l'opportunità di rinnovare i portafogli e selezionare i singoli titoli che avranno le reazioni più decise all'andamento degli utili.

Eventuali cambi di atteggiamento (a livello macroeconomico o societario) potrebbero arrestare lo slancio dei mercati al rialzo nel breve termine. Tuttavia, consigliamo una cauta posizione contrarian, poiché nel medio termine restiamo ottimisti.

Se non altro per gli stock picker, il ritorno dei fondamentali come fattori che guidano i titoli sarà motivo di sollievo e riporterà un po' di logica dopo un anno nel quale la fiducia ispirata dagli eventi politici e dagli aspetti macroeconomici ha spinto i mercati da un estremo all'altro. In ultima analisi, anche se gli sviluppi della crescita economica, dell'inflazione e dei tassi di interesse resteranno un motivo di enorme focalizzazione e discussione, il 2017 verrà delineato altrettanto, se non di più, dagli utili che porterà (o non porterà) con sé.

 

Figura 1 – Gli utili societari hanno imboccato una stabile traiettoria al rialzo

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