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I problemi dell’immobiliare USA

Il settore soffre, per una serie di ragioni che spaziano dal costo del lavoro al costo dei mutui, dal costo delle materie prime alla tipologia degli immobili che vengono offerti sul mercato

di Valter Buffo 21 nov 2018 ore 09:22

Commento giornaliero di recce-d.com

 

usa-vendite-case_1In precedenti occasioni, e con un certo anticipo sui tempi (Un rischio immobiliare), Recce’d ha posto all’attenzione dei lettori di SoldiOnline.it il tema del settore immobiliare negli Stati Uniti. E proprio nella settimana in corso, i dati hanno ulteriormente segnalato che la situazione sta diventando di importanza globale (Stavolta potrebbe cominciare dal Canada?).

Il settore soffre, per una serie di ragioni che spaziano dal costo del lavoro al costo dei mutui, dal costo delle materie prime alla tipologia degli immobili che vengono offerti sul mercato. Come avevamo già segnalato, il settore immobiliare è di gran lunga il peggiore, tra i settori della Borsa USA (USA, sorprendono le difficoltà del settore immobiliare), ma di fatto questo dato è stato sino ad oggi ignorato, oppure spiegato con riferimento alla “scarsa offerta che è disponibile”.

Oggi però diventa chiaro per tutti che le cose non stanno più così, e che il problema non è trascurabile: il primo dei due grafici che vi presentiamo oggi, si riferisce ad un dato pubblicato due giorni fa e commentato così:

In November, the sub-gauge of current conditions fell seven points to 67, the tracker of expected future conditions plunged 10 points to 65, and the gauge of buyer traffic was down eight points, to 45. NAHB, the building industry’s Washington lobby, noted in a press release that the reading of 60 is still “positive,” but that “customers are taking a pause.” The eight-point plunge is only reminiscent of the nine-point drop just after the 9/11 attacks and one other instance, a 10-point drop, in early 2014. The overall reading is the lowest since mid-2016. November’s results badly missed the Econoday consensus of a flat reading. The gauge of builder sentiment has long been considered an early read on the pace of construction, an important economic indicator considering how desperately more new homes have been needed. But such a sharp drop may presage something more sinister than a slower pace of building. Home builders were one of the first groups to feel the top of the market cycle just before the Great Recession. In June 2005, NAHB’s index hit 72, its cycle high. It started to tumble the next month, and by mid-2006 stood in contraction territory.

Oggi vi proponiamo di vedere con noi anche un grafico che misura le sorprese: ovvero che misura la differenza, positive o negative, tra le stime che vengono fatte prima della pubblicazione di un dato, ed il dato effettivo. L’indice che se ne ricava, riferito al solo settore immobiliare, come vedete nel secondo grafico sta oggi al punto più basso dall’anno 2000 ad oggi.

 

indice-nahb-immobiliare-usa-2000-2018

Fonte: ZeroHedge

indice-housing-re-surprise-immobiliare-usa-1998-2018
 
Fonte: Nordea

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 21 novembre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

  • Vi siete resi conto di ciò che sta accadendo? Non in Borsa: al petrolio, agli High Yield, all’oro e al Bitcoin?
  • Oggi per i mercati USA sarà di fatto l’ultima seduta della settimana in corso
  • In Italia la situazione resta in tensione: oggi attesa una risposta dall’Europa
  • SEZIONE L'OPERATIVITA'    anche questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della complicatissima situazione dei mercati obbligazionari in questa fine di 2018: guardiamo in particolare ai recenti ribassi degli High Yield
  • SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la complicata situazione di Brexit, e i suoi riflessi sui mercati finanziari

 

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