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Guerra suicida tra le banche italiane

I 350 miliardi di euro di crediti deteriorati del sistema bancario italiano, una anomalia nel contesto europeo, sono un grave problema per tutto il sistema paese

di Redazione Soldionline 21 gen 2016 ore 10:21

A cura di TradingRoomRoma

Con i decreti legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 è stata data attuazione nell’ordinamento nazionale alla direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, “BRRD”), che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese d’investimento e prevede l’istituzione di fondi di risoluzione. Gli articoli 78 e ss. del d.lgs n. 180/2015 (di seguito, “decreto”) prevedono che tali fondi siano alimentati, fra l’altro, da:

banca2_2a) contributi ordinari versati su base annuale dalle banche aventi sede legale in Italia e dalle succursali italiane di banche extracomunitarie, con l'ammontare determinato dalla Banca d'Italia in conformità con quanto stabilito dalla Commissione Europea ai sensi dell'art. 103, par. 7, della direttiva 2014/59/UE; tali contributi sono versati ai fini del raggiungimento del livello obiettivo di dotazione del fondo specificato dall’art. 81 del decreto;

b) contributi straordinari versati dagli stessi soggetti indicati al precedente punto a), quando i contributi ordinari risultino insufficienti a coprire perdite, costi o altre spese sostenuti per realizzare gli obiettivi della risoluzione

Cosa significa? Che le banche che hanno avuto una gestione peggiore se non addirittura truffaldina, vedi MPS, faranno ricadere su tutte le altre banche presenti sul territorio italiano il proprio dissesto, di qualsiasi entità sia; gli intermediari che parteciperanno in maniera obbligatoria a versare tali contributi, registreranno i medesimi come “costi o altre spese” peggiorando così ulteriormente il proprio conto economico già fragile e debole. “Meglio il Bail-in” sarà il coro, comprensibile e giustificato, delle poche banche virtuose che operano in Italia. Per evitare questa cruenta guerra fratricida Banca d’Italia, con la sua “moral suasion”, inviterà gli istituti ad aggregazioni e fusioni nei prossimi mesi. Quindi? Bagno di sangue a gennaio-febbraio e primavera di aggregazioni bancarie, per l’estate e l’autunno è presto e difficile fare previsioni e scenari. La BCE potrà ancora fare miracoli? Forse, ma attenzione all’effetto boomerang, l’uomo spesso non solo sbaglia, ma persevera!   

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