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Grecia: la situazione è impazzita!

Fino ad oggi i mercati (le banche di investimento) hanno sottovalutato diversi aspetti, continuando a parlare di “accordo per la Grecia”: ma il problema va molto oltre

di Redazione Soldionline 2 lug 2015 ore 09:13

Commento giornaliero di www.recce-d.com

I TEMI DEL GIORNO
1. Shanghai ieri – 5% in un’ora: e oggi?
Alle 7,30 europee lindice di Shanghai perde un altro 2%. Quello che è importante, a proposito della Borsa cinese, è che se questa caduta dei prezzi di Borsa portasse al fallimento di una finanziaria, o peggio ad un rallentamento della crescita del GDP cinese, il tutto si trasformerebbe in un problema globale [importante per: equity, valute ed obbligazioni (globale)].
2. Grecia: situazione impazzita. Ripetiamo che, ormai, è del tutto inutile seguire gli alti e bassi delle notizie: ieri alle 11 circolava la voce di nuova proposta dalla Grecia, ed alle 15 in tv c’era Tsipras che diceva di votare no al Referendum. Non è più utile seguire queste notizie. La partita che conta, lo diciamo ancora una volta, è quella degli oppositori di Merkel in Germania, e il faccia a faccia tra Bce e Fondo Monetario Internazionale. Qui noi non abbiamo spazio per scrivere di più: ma sono stati scritti molti articoli, negli ultimi giorni, che spiegano queste due situazioni. Fino ad oggi i mercati (le banche di investimento) lo hanno sottovalutato questi aspetti, continuando a parlare di “accordo per la Grecia”: ma il problema va molto oltre [importante per: equity, valute ed obbligazioni (Eurozona)].
3. Grecia: il grande bluff. Il più grande bluff di queste settimane è quello della BCE con la sua ELA. La BCE ha finanziato le banche greche, che poi hanno comperato titoli dello Stato greco altrimenti illiquidi. E’ come se avesse dato soldi allo Stato greco, e questo non lo può fare. Si tratta di un bluff che può essere “scoperto” da un giorno all’altro [importante per: equity, valute ed obbligazioni (Eurozona)].
4. USA occupati. Il dato di ieri fornito dall’Agenzia ADP per gli occupati nel settore privato è il più alto dell’anno, e anticipa un dato forte oggi per i NFP (vi ricordiamo che domani gli USA saranno chiusi). Attenzione al dollaro USA, che sta testando la soglia psicologica di 1,1000, ma soprattutto al Treasury, che in tutto questo pandemonio è rimasto agganciato al 2,40% di rendimento (grafico in basso). E punta il 3% [importante per: equity (Eurozona)].

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L’OPERATIVITA'
Mercati obbligazionari: un’estate torrida?
Nella pagina iniziale abbiamo messo in evidenza come in queste settimane di alta tensione internazionale le obbligazioni non abbiano beneficiato dei flussi in acquisto da “bene rifugio”: i tassi di mercato oggi sono e restano molto più alti di tre mesi fa. Vi abbiamo raccontato, ieri e il giorno prima, quali sono le analisi di BIS e di Bill Gross per questa persistente tensione del comparto obbligazionario (date un’occhiata anche al grafico qui sotto). Ma questa è una sezione operativa: e quindi la domanda è: che fare?
Chi ha portafoglio del tutto oppure in prevalenza obbligazionari, ed è riluttante a rivedere questa scelta, dovrà a nostro avviso fare alcune cose che elenchiamo qui sotto (l’elenco può essere incompleto, ed aggiungeremo alcune cose domani).
1. Chiarirsi che comperare obbligazioni “perché Draghi ha fatto il QE” è una affermazione semplicistica e superficiale, che ha già prodotto danni e ne potrà produrre ancora da qui a fine anno
2. Rivalutare tutte le posizioni in portafoglio valutando al meglio i rischi: chiedersi “quanto potrebbero perdere ancora”?
3. Eliminare dal portafoglio le emissioni:
a. Meno liquide,
b. Più lunghe,
c. Di più bassa qualità emittente (basso rating oppure high yield)
4. Rivalutare tutte le obbligazioni in valuta e chiedersi se il rischio vale il potenziale guadagno. In particolare per
a. Dollaro USA
b. Valute Emergenti.
Abbiamo scritto questo elenco con riferimento alle singoli emissioni: ma è facile estendere questo discorso alle quote di Fondi Comuni, a seconda di come sono caratterizzati (di che cosa c’è dentro), tenendo bene a mente le parole di Bill Gross sul rischio di liquidità che potrebbe colpire proprio i Fondi Comuni (vedi ieri in questa sezione). E non c’è tempo da perdere: sarà un’estate movimentata

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L'ANALISI
Economia giapponese: davanti ai vostri occhi i limiti del QE. Dicevamo ieri che in Giappone si parla ormai di sei mesi di “tapering” perché la politica di QE ha già toccato i suoi limiti fisiologici, e non solo non funziona, ma mette anche a rischio la stabilità dei mercati finanziari. Si tratta di un rischio che era chiaro fin dall’inizio: come tutti ricordano, la decisione di aumentare il QE lo scorso autunno fu presa con una maggioranza rischiosissima nel Board della BoJ (5 a 4). Alla base delle delusioni del QE giapponese ci sono due relazioni economiche, su cui la BoJ contava, e che non hanno funzionato. Vediamole con l’aiuto dei grafici: nel primo grafico, si vede che l’esplosione della massa monetaria (la linea blu) ha lasciato del tutto invariato l’indice dei prezzi al consumo (ultimo dato +01,% sui 12 mesi). Nel secondo grafico, vediamo che dalla crescita della massa monetaria non è arrivata alcuna spinta al rialzo per la crescita del GDP giapponese. E questo è molto di utile, per noi investitori (anche in BTp): quando ascoltate in tv, oppure leggete sul giornale, che “la politica di QE farà crescere l’economia e i prezzi in Eurozona”, ricordate questi dati e questi grafici.

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