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Giudizio positivo sulle azioni dell’Eurozona

A fronte dell’elevata volatilità dei rendimenti obbligazionari, restiamo neutrali sulle azioni globali. Le azioni dell’Eurozona scontano attualmente un significativo rischio correlato alla Grecia. Assumiamo un atteggiamento positivo in virtù dei continui miglioramenti fondamentali

di Redazione Soldionline 30 giu 2015 ore 11:21

A cura di Gérald Moser - Head of Equity Analysis - Credit Suisse


Prospettive neutrali per le azioni

A fronte del miglioramento continuo e graduale dei dati macroeconomici globali, i rischi percepiti per i mercati azionari restano elevati, andando a controbilanciare il miglioramento dei fondamentali. Rispetto al mese scorso, la situazione greca è peggiorata, e permane l’incertezza sul primo rialzo della Fed. Inoltre la volatililtà dei rendimenti obbligazionari ha da ultimo inciso negativamente sulle azioni, sospingendo un lieve riadeguamento dei prezzi azionari. Mentre le azioni globali hanno registrato una leggera flessione, sono aumentati anche i rischi, e non riteniamo opportuno assumere posizioni totalmente long nelle azioni nel quadro attuale a questi livelli.

europa_7Posizione più positiva sulle azioni dell’Eurozona
Tuttavia, in ambito azionario, assumiamo un atteggiamento più positivo sull’Eurozona. Da quando ha raggiunto un massimo annuale ad aprile, l’MSCI EMU Index ha registrato una flessione dell’8%. Nel contempo, le azioni dell’UME hanno evidenziato una solida stagione degli utili per il 1T, mentre le condizioni macroeconomiche hanno continuato a migliorare. Inoltre, il programma di acquisto di asset della Banca centrale europea sta sospingendo l’offerta monetaria. Ciò lascia ben sperare per gli utili (v. grafico). Tuttavia la maggiore solidità dell’EUR, la volatilità dei rendimenti dei Bund e gli sviluppi negativi in Grecia hanno offuscato questi trend positivi per i fattori di crescita sia macroeconomici che microeconomici. Pur prevedendo che l’EUR comincerà a indebolirsi nuovamente e che la volatilità dei Bund si ridimensionerà, i rischi correlati alla Grecia potrebbero continuare a pesare sulle azioni dell’UME nel breve termine. Eventuali debolezze derivanti dalle incertezze sulla Grecia potrebbero essere impiegate per accrescere gradualmente l’esposizione verso le azioni dell’Eurozona.

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Manteniamo il nostro giudizio positivo su Giappone e Svizzera
Riteniamo che il Giappone e la Svizzera evidenzieranno verosimilmente un’outperformance rispetto alle azioni globali. In Giappone, il 1° giugno ha segnato il lancio del codice di corporate governance, che definisce le regole per il miglioramento del focus delle società sui ricavi degli azionisti tramite una corporate governance più attenta. Nel contempo, gli indicatori domestici suggeriscono che l’’economia sta prendendo slancio, e gli acquisti esteri netti di azioni nipponiche restano limitati. In Svizzera, prevediamo che il CHF s’indebolirà rispetto all’USD, e restiamo altresì positivi sul settore sanitario, che è quello maggiormente presente nell’indice SMI. Restiamo neutrali sulle azioni statunitensi, poiché permangono le incertezze relativamente alla tempistica del rialzo dei tassi. Ciò incide anche sui mercati emergenti. Restiamo quindi neutrali sul segmento nel suo complesso, pur preferendo l’Asia rispetto all’America Latina. In ambito settoriale, restiamo altresì positivi sui titoli finanziari. Tuttavia, nonostante i buoni rendimenti da dividendi, rimaniamo prudenti su gran parte dei settori difensivi, e prediligiamo i titoli ciclici.

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