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Anche George Soros vede nero: crisi finanziaria stile 2008 in arrivo

I travagli della Cina e le prossime possibili difficoltà dei paesi emergenti stanno preparando la strada a un nuovo 2008? Sì, secondo l'economista e investitore statunitense.

di Marco Delugan 7 gen 2016 ore 15:37

I mercati finanziari sono vicini ad una nuova crisi e gli investitori devono stare molto attenti. Lo ha dichiarato George Soros nel corso di un incontro tenutosi a Sri Lanka. Lo riporta oggi BloombergBusiness.

Secondo Soros, lo scenario che si sta delineando per i mercati finanziari globali è molto simile a quello che ha portato alla crisi finanziaria del 2008.

I tratti salienti della scena economica e finanziaria sono, secondo l'economista ed investitore statunitense, il passaggio cinese da una economia trainata dagli investimenti e dalle esportazioni ad una maggiormente basata su commercio e servizi, passaggio che contribuisce alla svalutazione dello yuan che sta a sua volta mettendo in difficoltà l'economia globale; e la crescita dei tassi di interesse negli Stati Uniti che sta mettendo a rischio il futuro dei paesi emergenti.

george-sorosLa prima settimana finanziaria del 2016 conferma le preoccupazioni di Soros: tutto, dai mercati valutari a quelli azionari e delle materie prime è in questi giorni sottoposto a forti pressioni.

George Soros non è nuovo a visioni così negative. Già nel 2011, ad esempio, aveva dichiarato che la crisi del debito europeo innescata dalla Grecia poteva portare a conseguenze anche peggiori rispetto alla crisi del 2008.

Soros, la cui società di gestione di hedge fund ha guadagnato circa il 20% all'anno dal 1969 al 2011, è accreditato dal Bloomberg Billionaires Index di una ricchezza netta di circa 27,3 miliardi di dollari; ha iniziato la sua carriera a New York negli anni '50 ed è diventato famoso per le sue prodezze finanziarie del 1992 quando ha guadagnato un miliardo di dollari scommettendo sulla svalutazione della sterlina.

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