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La Federal Reserve e l’inflazione “transitoria”

Quello di Powell, che in un paio di occasioni differenti ha definito "temporaneo" il calo del tasso di inflazione statunitense negli ultimi mesi, è stato un errore?

di Valter Buffo 8 mag 2019 ore 10:30

Commento giornaliero di recce-d.com

 

inflazione_9Tra gli spunti dai quali siamo partiti per il nostro lavoro di questa settimana (come detto nei giorni scorsi) uno è fornito dalle reazioni dei mercati finanziari alla conferenza stampa di Powell mercoledì scorso 1 maggio: in molti, tra i commentatori, hanno definito “un errore” la scelta dell’aggettivo “temporaneo” a commento dei dati (in calo) per il tasso di inflazione negli ultimi mesi (nel grafico sotto, trovate una utile prospettiva di medio termine). Proprio ieri però proprio il vice di Powell ha ripetuto ai mercati il medesimo messaggio: ovvero che il calo dell’inflazione è transitorio, e che quindi non c’è alcuna necessità di tagliare il costo del denaro:

The decline in core inflation doesn’t warrant an immediate interest-rate cut, said Federal Reserve Vice Chairman Richard Clarida said Tuesday in remarks that clash with the perspective expressed by President Donald Trump and Vice President Mike Pence. “We don’t see a strong case to move rates in either direction,” Clarida said, in an interview on Bloomberg TV. Trump tweeted before the Fed meeting in support of a rate cut of a full percentage point. Pence has made a similar call, saying “this is exactly the time not only to not raise interest rates, but we ought to consider cutting them.” Core inflation, as measured by the Fed’s favorite core personal consumption expenditure price index, sank to 1.6% annual rate in March after hovering near 2% level last fall. Asked what the strategy was to get inflation back up to the 2% target, Clarida replied: “We think that the policy in place now will get us there.” He echoed Fed Chairman Jerome Powell’s view that low core inflation reading was due partly to “transitory” factors.

Abbiamo scelto proprio questo brano perché ci ritrovate tutti i temi che oggi sono di attualità, ed in particolare ciò che abbiamo scritto su SoldiOnline.it lunedì e ieri, ovvero che la politica monetaria delle Banche Centrali è stata forzatamente trasformata in uno strumento della politica dei Governi. Da qui a MMT il passo è breve: MMT è quella teoria, o meglio quell’insieme di affermazioni ed intuizioni (di cui si scrive e si parla molto), da cui si ricava che la creazione autonoma di moneta consente ad uno Stato di espandere a suo piacere il debito pubblico.

Ne abbiamo già scritto su SoldiOnline.it, e ci torneremo anche domani.

 

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Fonte: Bloomberg

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 8 maggio 2019, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.  Sempre altissima la tensione sul tema tariffe USA-Cina
  2.  L’Unione Europea taglia le stime per la crescita del PIL
  3.  Le  trimestrali in Europa: si avvicina il momento di tirare le somme dopo una settimana intensa
  4.  SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo delle prospettive e della valutazione delle Borse europee
  5.  SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la Chinadness: ne avete sentito parlare?

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