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FED, tre o quattro rialzi nel 2018?

Inquadriamo il tema che molti considerano dominante in questa fase: ovvero il rapporto tra il (bassissimo) tasso di disoccupazione e il tasso di inflazione

di Redazione Soldionline 20 mar 2018 ore 09:00

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 

Per tre giorni, Recce’d dedicherà il suo contributo quotidiano a SoldiOnline.it alla riunione della Federal Reserve che inizia oggi: ogni volta, siamo tutti tentati di scrivere che “è la più importante dell’anno2, ma in questo specifico caso c’è qualche ragione in più, visto che si tratta della prima riunione presieduta da Jay Powell ed anche della prima riunione del 2018 in cui ci sarà un aumento dei tassi ufficiali di interesse. Usa un tono simile anche il Financial Times presentando la riunione:

Next week will see the most important meeting of the Federal Reserve’s rate-setting committee in years, as its new and relatively unknown chairman Jay Powell takes the chair for the first time. He now becomes the latest and most critical voice in a debate over the relationship between unemployment and inflation that has now lasted more than half a century. Unlike most other central banks, the Fed has a double mandate both to keep inflation in check and to ensure full employment. The question Mr Powell must answer is whether persisting low unemployment in the US will lead to so much demand and successful pressure from workers for wage rises, that it pushes inflation up significantly from its current rate near the Fed’s target of 2 per cent. If so, he has to map out a monetary policy strategy to deal with it.

Il brano qui sopra ci aiuta ad inquadrare il tema che molti considerano dominante in questa fase: ovvero il rapporto tra il (bassissimo) tasso di disoccupazione e il tasso di inflazione. L’importanza di questo rapporto sta in questo fatto: che se il bassissimo tasso di disoccupazione provocasse, nel 2018, un forte aumento dei salari, questo aumento si trasferirebbe poi nel tasso di aumento dei prezzi, ovvero nel tasso di inflazione. La Banca Centrale, come scritto nel brano sopra, ha il doppio mandato di stimolare la crescita e di contenere l’inflazione, e nella situazione attuale il costo ufficiale del denaro negli Stati uniti rimane SOTTO il tasso di inflazione. Oggi, pertanto, la Fed privilegia tra i due obbiettivi quello della crescita, e lascia correre l’inflazione, sui mercati, molti si domandano se … non la lascia correre troppo, come potrebbero fare supporre i due grafici che seguono, e che domani analizzeremo ancora con i lettori.

 

fed-crescita

Fonte: BBG

 

fed-restrictive-zone

Fonte: Morgan Stanley

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 20 marzo 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.     La riunione di oggi  del G20 porterà novità sulle tariffe?
  2.     La riunione di oggi della Federal Reserve muoverà tassi e dollaro?
  3.     Partenza di settimana nervosissima dei Tech USA
  4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo di che cosa insegna la sterlina GBP nella gestione di un portafoglio
  5.     SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi sarà lo spread Libor – OIS, al centro dell’attenzione degli operatori in tutto il Mondo

 

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