NAVIGA IL SITO

FED: perché peserà, in futuro, questa riunione

Sul destino dei mercati questa riunione di luglio peserà moltissimo. La Fed ha reso pubblico che ha da tempo deciso di alzare i tassi ufficiali anche se l’economia non cresce come previsto

di Redazione Soldionline 30 lug 2015 ore 09:30

Commento giornaliero di www.recce-d.com

I TEMI DEL GIORNO
1.    Federal Reserve: non c’è più la Bernanke put
. Sul destino dei mercati, nei prossimi mesi ed anni, questa riunione di luglio della Federal Reserve peserà moltissimo. La Fed ha reso pubblico quanto era stato anticipato da molti (tra cui anche Recce’d) ovvero che la fed ha da tempo deciso di alzare i tassi ufficiali anche se l’economia non cresce come previsto, ed anche se c’è il rischio che un rialzo possa peggiorare questa situazione. Yellen fa sempre riferimento all’occupazione: non fa mai, invece, riferimento alla crescita. E meno che mai fa riferimento ai mercati finanziari, che erano invece al centro di tutti gli interventi di Bernanke. Yellen ed il suo Board hanno ritirato dal mercato la Bernanke put: non c’è più  la rete protettiva della Banca Centrale disposta a tutto pur di sostenere i mercati, e nulla lo dimostra più del fatto che Yellen non si è fatta frenare neppure dal disastro della Borsa di Shanghai. Ieri le Borse USA hanno chiuso in rialzo, perché in molto hanno visto nell’atteggiamento di Yellen un segnale di fiducia nella forza dell’economia USA: oggi quindi il dato per il GDP dovrebbe quindi essere buono. Ma, come abbiamo appena detto, i fatti di ieri vanno molto al di là del breve termine, e quindi la reazione dei mercati va misurata in un orizzonte più lungo non  [importante per:  equity, valute ed obbligazioni (globale)].
2.    Giappone: la situazione peggiora.  Ieri mattina non avevamo fatto in tempo a commentare il terzo calo del 2015 (su sei dati) per il dato giapponese per le vendite al dettaglio: tutta la politica che è stata chiamata Abenomics poggia sul rilancio dei consumi interni, ma dopo due anni i risultati sono zero (o peggio) [importante per:  equity, valute ed obbligazioni (Giappone)].
3.    Utili in Eurozona.  Lunghissimo l’elenco dei colossi che hanno riportato tra ieri e martedì: ne parliamo con dettaglio nella sezione che segue, L’operatività. [importante per:  equity (Eurozona)]
4.    Il rimbalzo del petrolio  Da segnalare il fatto che, dopo due settimane di paura, il petrolio sta recuperando quota 50$ sul Nymex: ieri l’Ente USA per l’Energia ha segnalato un calo nella quantità prodotta di greggio.   Restiamo LONG sull’indice CRB delle materie prime (che, ricordiamoci bene, è espresso in dollari USA e non in euro) [importante per:  materie prime (globale)]

petrolio_13


L’OPERATIVITA'

Utili Eurozona: aspettative sostenibili?  Negli ultimi due giorni, questa pagina dedicata all’operatività del portafoglio si è concentrata sull’equity di Eurozona, per il quale tutte le banche di investimento scrivono pagine di grande ottimismo, con una crescita attesa degli utili 2015 del 14% (un esempio nel grafico qui sotto) e un P/E molto al di sopra della media storica, tra 16 e 18. Abbiamo anche dimostrato che due dei maggiori argomenti portati a supporto di queste euforiche aspettative sono deboli: gli indici “anticipatori” non anticipano, e il calo del rendimento delle obbligazioni “corporate” non spinge le aziende ad investire di più (come abbiamo visto benissimo negli USA negli ultimi sei anni). Ma poi viene il momento di fare due conti, e mettersi a guardare la realtà dei dati: tra martedì e mercoledì, in Europa hanno riportato un grande numero di colossi di diversi settori, e in particolare Glaxo (farmaceutico), Bayer (chimica) , B.A.T, Royal KPN, Schneider SA e LVMH (beni di consumo), BP e Total (energia), Volkswagen e Peugeot (automobili), Lafarge (costruzioni). Se si hanno posizioni equity Europa in portafoglio, ora si deve prendere carta e penna e rifare i conti, settore per settore: noi qui non abbiamo spazio a sufficienza, ma vi invitiamo a contattare Recce’d per capire che cosa c’è nei vostri portafogli e nei vostri Fondi Comuni, e vedere con più attenzione quanto vale davvero.

12-month-price-to-forward-earnings-ratio

L'ANALISI
Instabilità degli Emergenti.
Sta assumendo proporzioni storiche la caduta delle valute Emergenti: e come abbiamo scritto ieri, si tratta di un fattore internazionale di instabilità, le cui implicazioni coinvolgono anche l’Eurozona, come ha osservato Draghi nella più recente conferenza stampa dopo l’ultima riunione della BCE. Il coinvolgimento riguarda ovviamente l’economia reale (esportazioni ed importazioni) ma allo stesso tempo tocca in modo diretto i vostri portafogli titoli. Vediamo due esempi molto concreti, con l’aiuto di due grafici. Nel primo grafico sotto vedete che l’aumento della quantità di obbligazioni corporate emesse dai mercati Emergenti ha subito, tra il 2009 ed il 2014, una vera e propria esplosione: e tutte queste obbligazioni sono state vendute a voi, investitori di Europa e Stati Uniti, e non nei Paesi Emergenti. Il destino di quei mercati vi tocca perciò in modo diretto. Il secondo esempio che ci viene illustrato dal secondo grafico riguarda l’oro: la recente caduta dei prezzi delle materie prime è stata, infatti, guidata proprio dall’oro, e come vedete nel secondo grafico la Cina ha accumulato negli ultimi anni grandissime quantità di questo metallo, fino a diventarne il principale detentore del pianeta. Ora osservate bene: l’oro è crollato proprio nei giorni in cui la Cina aveva necessità di fondi liquidi per sostenere la Borsa. Noi di Recce’d crediamo che non sia un caso fortuito. E la decisione di ieri della Fed, di andare avanti comunque, non potrà che aumentare questo tipo di tensioni.

aumento-della-quantita-di-obbligazioni-corporate

estimated-total-chinese-gold-reserves


recced

Tutte le ultime su: recced
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.