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FED, non ci sarà solo il rialzo dei tassi?

Potrebbe emergere la volontà della banca centrale statunitense di procedere con quattro ritocchi dei tassi nel corso del 2018, rispetto ai tre indicati in precedenza

di Redazione Soldionline 20 mar 2018 ore 11:14

Oggi è iniziata la riunione della FED che si concluderà domani con il probabile incremento dei tassi di interesse di 25 punti base.
Tuttavia, gli operatori attendono altre indicazioni da questa riunione. In particolare, potrebbe emergere la volontà della banca centrale statunitense di procedere con quattro ritocchi dei tassi nel corso del 2018, rispetto ai tre indicati in precedenza.
Secondo Franck Dixmier, Global Head of Fixed Income di AllianzGI, la solida crescita dell'economia USA potrebbe stimolare un cambio di rotta nel tono e nei “dot plots” del FOMC, prefigurando più aumenti dei tassi all'orizzonte. Nell'analisi seguente l'esperto dettaglia questa tesi.

 

I mercati attendono con impazienza l’ormai prossimo incontro del FOMC il 20-21 marzo. Ci aspettiamo che l'attenzione degli investitori si concentri maggiormente sul tono delle guidance prospettiche del FOMC più che sul rialzo dei tassi di 25 punti base che è già stato integrato dal mercato nelle valutazioni attuali.
 
Durante la riunione, è previsto che la Federal Reserve riveda le sue prospettive di crescita e inflazione per gli Stati Uniti, aggiornando al contempo i tanto osservati "dot plots", che forniscono una fotografia istantanea delle previsioni sui tassi di interesse di ogni membro del FOMC.
 
federal-reserveL'economia degli Stati Uniti ha, dalla fine dello scorso anno, confermato il solido trend di crescita. I dati sui salari hanno registrato un’accelerazione, con più di 550.000 nuovi posti di lavoro creati durante i primi due mesi del 2018. Tuttavia, gli aumenti di stipendio anno su anno sono rimasti limitati, aumentando del 2,9% in gennaio prima di ridursi al 2,6% il mese successivo.
 
La continua forza dell'economia statunitense ci porta a credere che una posizione più aggressiva da parte della FED sarebbe giustificata. Di conseguenza, ci aspettiamo che la banca centrale migliori le sue prospettive di crescita e confermi la sua fiducia nella tendenza inflazionistica sottostante. Questo potrebbe spingere i “dot plots” leggermente più in alto, in linea con l’aggiustamento da parte dei membri del FOMC delle rispettive stime di aumento dei tassi.
 
Allo stesso tempo, ci aspettiamo che i mercati siano molto attenti a qualsiasi dispersione nei “dot plots”, elemento che rifletterebbe opinioni divergenti all'interno del FOMC. Jerome Powell, nuovo Presidente della FED, ha recentemente pronunciato un discorso molto ottimista davanti alla Camera dei Rappresentanti e al Senato, sarà quindi molto interessante vedere come il FOMC nel suo complesso valuta l'attuale situazione economica statunitense.
 
In questo contesto, gli investitori potrebbero dover adeguare leggermente le loro anticipazioni sul ciclo di rialzo dei tassi. Finora, i mercati hanno scontato tre aumenti nel 2018 seguiti da almeno un altro nel 2019. Tuttavia, prevediamo tre o quattro rialzi dei tassi nel 2018, seguiti da altri due nel 2019. Se anche le prospettive di mercato della FED corrispondessero alle nostre previsioni, tuttavia l'impatto sui tassi a lungo termine dovrebbe rimanere contenuto, poiché i rendimenti si sono già sensibilmente rafforzati.

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