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FED, nessun rialzo in vista

Nel corso del meeting della prossima settimana, la Fed adotterà un approccio “wait and see”, aspettando nuovi dati sul lavoro e sull’attività economica prima di prendere qualunque decisione

di Redazione Soldionline 9 giu 2016 ore 10:17

A cura di Patrice Gautry, Chief Economist di Union Bancaire Privée – UBP

I dati inferiori alle attese sui non-farm payroll rilasciati il 3 giugno interferiranno con il desiderio della Federal Reserve di alzare i tassi questo mese.
Per diverse settimane, sulla base di una crescita più solida che ha fatto seguito a una debolezza riscontrata nel primo trimestre, la Fed aveva preparato i mercati a un rialzo dei tassi a giugno.

fed_11La delusione relativa ai dati di maggio sulla creazione di posti di lavoro (30 mila contro una aspettativa di 165 mila), però, costringerà l’istituto centrale statunitense a cambiare la propria strategia e ad assumere un atteggiamento più incline alla gestione del rischio che alla persecuzione dell’intento di procedere alla normalizzazione dei tassi d’interesse.

Pertanto, nel corso del meeting della prossima settimana, la Fed adotterà un approccio “wait and see”, aspettando nuovi dati sul lavoro e sull’attività economica prima di prendere qualunque decisione.
I dati che si riferiscono al mercato del lavoro sono risultati deboli ma non particolarmente bassi: dal 2011, i nuovi posti di lavoro su base mensile sono scesi al di sotto dei 100 mila in sette occasioni diverse, ma a ciò non ha mai fatto seguito una recessione o un cambio di trend.

Pertanto, sembra altamente probabile che a luglio i dati del mercato del lavoro relativi al mese di giugno mostreranno una ripresa e che i nuovi posti di lavoro potrebbero ritornare ad oscillare in un range tra i 100mila e i 150mila.
In tale contesto, quindi, la Fed potrebbe rialzare i tassi a luglio o a settembre. Ciò nonostante, il presidente Janet Yellen, eviterà qualunque comunicazione preventiva sui tassi al fine di non dover fare i conti con un calendario troppo preciso. Più che mai, le decisioni della Fed saranno fortemente dipendenti dai dati nei prossimi mesi.

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