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Fed: arriva stasera la grande sorpresa?

Su una sola cosa c’è unanimità universale: che Yellen stasera alzerà il costo ufficiale del denaro, e che quindi da questa riunione almeno non usciranno sorprese

di Valter Buffo 14 dic 2016 ore 09:08

Commento giornaliero di www.recce-d.com

Su una sola cosa c’è unanimità universale: che Yellen stasera alzerà il costo ufficiale del denaro, e che quindi da questa riunione almeno non usciranno sorprese. E come avete visto i mercati festeggiano questa temporanea “assenza di incertezza”. Noi di Recce’d abbiamo il timore che ci sia un eccesso di ottimismo, in queste affermazioni: e potrebbe finire … non bene, questa fase. La ragione è descritta nel brano molto efficace che vi riportiamo qui:

The Federal Reserve will nudge rates 25bp higher this week. This will not end the policy tension among FOMC members. How will that unfold in 2017? My expectation is that whereas 2016 began with excessively high expectations for rate hikes, 2017 will be the opposite. My tendency is think that the risks to the Fed’s median forecast of 50bp of rate hikes in 2017 are more weighted to the upside than the downside. Beware then of a more aggressive than expected Fed. The FOMC statement represents a compromise position. Broadly speaking, some policymakers rely on earlier paradigms calling for preemptive policy action as the economy heads toward estimates of full employment. Another group questioned those estimates given the apparent decreased sensitivity of inflation to unemployment in addition to risk management concerns at the zero lower bound. Slower growth, an uptick in the labor force participation rate, and low inflation in 2016 lent support to the latter group, keeping the Fed on the sidelines since last December. Support from the data, however, has waned.

Proviamo a riportare il tutto in italiano, aggiungendo anche alcune cose: nelle ultime settimane è prevalsa una lettura dell’attualità che parte dal nuovo Presidente Trump, che i più vedono come capace di dare un “nuovo impulso espansivo” all’economia, ed arriva alla riunione di oggi, in cui Yellen non potrà riferirsi a Trump, perché ancora non è insediato, e quindi non potrà commentare la sua politica economica, ed allo stesso tempo potrà alzare i tassi, perché ormai del tutto scontato. In breve: non c’è alcun rischio all’orizzonte, almeno a breve. Chi ragiona in questo modo sbaglia, e di grosso: l’errore sta nel fatto di ritenere sostenibile (anche solo per poco tempo) la tendenza “Borsa in rialzo + tassi in rialzo + dollaro USA in rialzo”. A questi amici noi diciamo che non è sostenibile, perché l’economia non funziona così e neppure i mercati funzionano così. La sola domanda, sul piano operativo oggi,  è quale delle sedie verrà ribaltata per prima.

CONCLUSIONE   Recce’d oggi anticipa i temi di mercato che domineranno da stasera, dopo le ore 20 in Italia  

 

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Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 14 dicembre 2016, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1. FTSE MIB a 19000 punti: il contrasto con il quadro politico ed economico sottostante è evidente a tutti
  2. Inflazione e tassi nel Regno Unito: i dati di ieri influiranno sulla riunione di domani della BoE
  3. Yellen stasera eviterà di toccare l’argomento Trump: ma non potrà evitare di rpedenre una posizione sul cambio del dollaro USA
  4. SEZIONE L'OPERATIVITA'    Record degli indici di Borsa USA: che tipo di segnale arriva a noi investitori?
  5. SEZIONE L'ANALISI   C’è un secondo fatto importantissimo che è accaduto lo scorso 8 novembre. Una data che resterà nella storia (almeno dei mercati finanziari) non soltanto per l’Elezione di Donald J. Trump

 

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