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Falsa partenza per l'incremento dei tassi della FED

Steen Jakobsen, Chief Economist di Saxo Bank, ritiene che la prospettiva di un rialzo dei tassi della FED rappresenti il più significativo evento del mercato nel terzo trimestre

di Edoardo Fagnani 3 lug 2015 ore 10:53

A cura di Saxo Bank

Saxo Bank ha pubblicato il tradizionale Outlook Trimestrale, allertando gli investitori sul fatto che, benché gli attuali dati economici non siano ancora a favore di un incremento dei tassi da parte della Federal Reserve, la numero uno della FED, Janet Yellen, potrebbe comunque optare per il rialzo, una mossa di cui, in futuro, potrebbe pentirsi.

Steen Jakobsen, Chief Economist di Saxo Bank, ritiene che la prospettiva di un rialzo dei tassi della Federal Reserve rappresenti il più significativo evento del mercato nel terzo trimestre e si aspetta che la FED adotterà “l’approccio al male minore”, ovvero un momento isolato di crescita dei tassi in settembre.
Lo strategist ritiene questo approccio di gran lunga più probabile rispetto allo scenario di incremento del tasso della Fed del 2% o più entro il 2018. E guardando al futuro Jakobsen è ottimista ritenendo che l’economia mondiale convergerà verso una situazione migliore.

In questo contesto Saxo Bank ha pubblicato le sue previsioni per il mercato del prossimo trimestre e alcune idee di trading.

fed_9Commodities
“Il prezzo del petrolio e l'oro si sono abituati ad un periodo di stanca. Gli “orsi “del petrolio, però, sperano che l'aumento della produzione dell'OPEC e delle scorte americane, dopo il picco di richiesta stagionale, permetta ai prezzi di muoversi verso il basso, mentre un rialzo dei tassi negli Stati Uniti si rivelerebbe un'opportunità di acquisto per l’oro”, afferma Ole Hansen, Head of Commodity Strategy di Saxo Bank.
Hansen si aspetta che sia il terzo trimestre il periodo in cui Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, inizierà a chiudere i rubinetti della liquidità nel terzo trimestre e mantenere la sua visione di crescita sull’oro per concludere l’anno a 1,275$/oncia, un po’ al di sopra del consensus attuale.

Macro
“L’economia statunitense sembra tornare piano piano sulla giusta strada dopo la depressione del primo trimestre dell’anno e la domanda non sembra più essere se il Federal Open Market Committee della FED alzerà i tassi, ma quando questo succederà. La risposta a questa domanda dipende da chi risponde. Il mercato sembra posizionarsi su due scadenze, settembre e dicembre.” dice Mads Koefoed, Head of Macro Strategy di Saxo Bank.
Lo strategist considera anche un Europa in cui anche il presidente della BCE Mario Draghi è parte in causa nel terzo trimestre, anche se con un ruolo legato all’incombenza di un’uscita dall’euro da parte della Grecia, mentre i rendimenti dei Titoli di Stato hanno registrato un'impennata, con i Bund tedeschi a 10 anni che sono cresciuti di più dello 0,8%, partendo da uno 0,2% del Q2. L’analista si aspetta pertanto che la crescita rimanga robusta durante la seconda metà del 2015, anche senza una grande ripresa.

Valute
Secondo John Hardy, Head of FX Strategy di Saxo Bank, con l’Eurozona ancora in difficoltà, il Dollaro Statunitense può riprendere il suo cammino al rialzo, ma tutto dipende dai numeri e dal capire se la ripresa degli Stati Uniti sia stabile e sostenibile. Dopo un trimestre passato a consolidare i precedenti ed importanti guadagni, il dollaro USA richiede tutta la nostra attenzione in questo terzo trimestre. Ci potrebbe essere un nuovo rally al rialzo, spinto dai dati economici e dalla retorica della FED circa il rialzo dei tassi nel mese di settembre – in quello che sarebbe il primo movimento al rialzo in più di 9 anni.

Reddito fisso
Simon Fasdal, Head of Fixed Income Trading di Saxo Bank, afferma che: “il recente aumento dei rendimenti obbligazionari a livello globale è già uno dei temi principali sui mercati finanziari”, prendendo in considerazione anche cosa potrebbe andare per il verso sbagliato durante il prossimo trimestre. “L´attuale contesto vede l´economia degli Stati Uniti in crescita e un sentiment positivo per quella europea. Oltre la Grecia, non sembrano presentarsi criticità che potrebbero bloccare il mercato, mentre la santissima trinità per l´Europa composta dal prezzo estremamente basso del petrolio, da un euro debole e dall´acquisto di bond da parte della BCE, dovrebbe rilanciare l´economia e le aspettative di inflazione oltre che un rialzo dei rendimenti obbligazionari”.

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