Cosa attendersi sui mercati dopo la vittoria di Biden?
Le elezioni americane sono state un fattore di rischio preponderante per le scorse settimane e il riassorbimento del premio al rischio sicuramente ha giovato
di Redazione Soldionline 11 nov 2020 ore 09:23Gli argomenti
Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, ha analizzato l’effetto che la vittoria di Joe Biden alle presidenziali Usa avrà sui diversi comparti. Le elezioni americane sono state un fattore di rischio preponderante per le scorse settimane e il riassorbimento del premio al rischio sicuramente ha giovato.
Nella settimana che ha visto gli elettori americani esprimere il proprio voto e, a distanza di alcuni giorni, Joe Biden risultare presidente eletto, il mercato azionario americano ha registrato - nell'ottava - una crescita del 7,36%, trainato soprattutto dalle azioni growth ossia quelle con multipli elevati, a cui appartiene gran parte delle aziende tecnologiche che hanno guidato il mercato per tutto il 2020. Andamento analogo si è registrato anche in Europa (+7.52%) e nei Paesi emergenti (+6.62%). Di contro, il Vix, il più famoso indice di rischio, è sceso di 13 punti (35%) assestandosi a un livello inferiore a quello pre-elezioni, a dimostrazione che l’esito elettorale americano non appare seriamente in dubbio.
Superate le incertezze i tassi calano
Secondo Flax, superate incertezze e timori registrati sui mercati nelle settimane precedenti l’appuntamento del 3 novembre, la curva dei tassi ha registrato un calo di oltre 20 bps, inatteso almeno in queste dimensioni, sulle scadenze a lungo termine, catalizzato da un ridimensionamento delle aspettative inflazionistiche. Si tratta di un elemento molto significativo, perché in un contesto di economia in crescita un regime di tassi di interessi contenuto rappresenta un fattore determinante per le valutazioni aziendali.
Ora l’attesa si focalizza sulle misure di stimolo economico
Il Chief Investment Officer di Moneyfarm ritiene che i mercati possono trarre motivo di conforto dal fatto che la vittoria dei Democratici nella corsa alla Casa Bianca non abbia comunque consentito loro di erodere più di tanto le posizioni dei Repubblicani al Senato, perché questo rende più difficile per l’amministrazione Biden realizzare una riforma fiscale gravosa per le aziende. D’altro canto però la composizione del nuovo Congresso può rendere più difficile anche l’adozione di un pacchetto di misure di stimolo economico, che è invece ciò in cui i mercati confidano. La sottoperformance dei settori ciclici e delle aziende a media capitalizzazione, che hanno più bisogno del sostegno dello Stato, attesta che il percorso verso la ripresa economica non è al momento scontato. Ma non bisogna neanche cadere nel pessimismo e dare già per certo che le divisioni politiche renderanno impossibile quel percorso: storicamente un Congresso diviso non risulta aver mai influenzato negativamente i mercati. Molto dipenderà dunque da come ora che si è conclusa la sfida elettorale evolverà la dialettica tra Democratici e Repubblicani in merito a quanto va fatto per l’economia.
L’andamento del comparto obbligazionario e le prospettive 2021
Per l’esperto di casa Moneyfarm, sul fronte delle obbligazioni la vittoria chiara ma non strabordante dei Democratici ha portato la curva dei rendimenti ad appiattirsi, ma i timori legati all’inflazione potrebbero riprendere non appena le intenzioni della nuova amministrazione prenderanno forma. Quella curva potrebbe quindi tornare ad impennarsi nella parte relativa ai tassi a lungo. I mercati emergenti e le azioni europee trarranno probabilmente vantaggio da un miglioramento del sentiment sul commercio.
In conclusione, secondo Flax, seppure una scia di ricorsi giudiziari contro l’elezione di Biden non sia completamente da escludere, “per il 2021 è realistico attendersi che i mercati siano influenzati più dal quadro macroeconomico che da eventi politici”. Ciò potrebbe “essere positivo per gli asset rischiosi, a condizione però che Covid-19 non diventi di nuovo fuori controllo e che la crescita inizi a prendere slancio nel primo trimestre”.