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Dollaro in fuga?

Dopo mesi e mesi di calma piatta, potrebbe essere questa che si chiude oggi la prima settimana nella quale il mercato delle obbligazioni ha avuto un peso maggiore

di Valter Buffo 27 ott 2017 ore 09:00

Commento giornaliero di www.recce-d.com


Sono numerosi i fattori che hanno contribuito al rafforzamento del dollaro USA che vedete stamattina (primo grafico sotto): vediamo i principali

  1.  Le voci sulla nomina del nuovo Chairman della Federal Reserve, dove sembra che la scelta sia ormai ristretta a due candidati
  2.  Gli annunci della BCE di ieri
  3.  Il rialzo dei rendimenti dei Titoli di Stato negli Stati Uniti

Dei tre fattori, a cui sembra che il principale sia proprio il terzo: dopo mesi e mesi di calma piatta, potrebbe essere questa che si chiude oggi la prima settimana nella quale il mercato delle obbligazioni ha avuto un peso maggiore, rispetto al mercato delle azioni. La soglia di 2,40% che è stata superata sul mercato USA (per i rendimenti a 10 anni)  è ritenuta da molti ed autorevoli commentatori come una sogli psicologica molto significativa: ne ha parlato Bill Gross di Janus, e ieri ci è ritornato anche Ray Dalio di Bridgewater con queste parole:

Billionaire hedge fund manager Ray Dalio said that he sees a “significant amount of risk in the bond market” as the U.S. moves toward a bigger deficit and the Federal Reserve unwinds its balance sheet. “Tightenings become progressively more concerning because as you move along they’re more and more difficult to get perfect. As we’re progressing, we’re entering a period of greater risk in the nature of the market.”

Se Dalio a ragione, e se quindi i mercati dovessero tornare a dare un prezzo al rischio del comparto obbligazionario, potremmo vedere conseguenze di notevole ampiezza sia per ciò che riguarda le valute, sia per ciò che riguarda la stabilità delle Borse, il cui andamento è stato influenzato in modo significativo, nel corso del 2017, proprio dalle obbligazioni. Nel secondo grafico sotto, vedete la reazione (euforica) del DAX ieri al rialzo del dollaro contro euro. Questo perché, con un comportamento molto anomalo, i rendimenti delle obbligazioni hanno continuato a scendere proprio nei mesi in cui il rialzo delle Borse veniva spiegato con sempre maggiore insistenza con la “ripresa dell’economia”.

 

CONCLUSIONE   Recce’d  oggi segnala che si parla sempre più spesso dei rischi del mercato obbligazionario

 

rafforzamento-del-dollaro-usa

Fonte: MW

 

reazione-euforica-del-dax

Fonte: MW

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 27 ottobre 2017, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.     Le trimestrali dei tre Big Tech USA: meglio delle attese, ma non entusiasmanti
  2.     La riunione della BCE che avvia il tapering del QE indebolisce il cambio dell’euro
  3.     Oggi il dato USA per il Prodotto Nazionale (del terzo trimestre 2017)
  4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo ancora di utili, in coincidenza con i dati della stagione delle trimestrali
  5.     SEZIONE L'ANALISI    questa settimana il tema del nostro approfondimento è il rendimento delle obbligazioni, in Europa e negli Stati Uniti

 

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