Dazi: la tregua Trump-XI, in borsa, è durata pochissimo
Il rally della tregua Trump-XI è durato solo 24 ore. La cena tra l'inquilino della Casa Bianca e il numero uno cinese non ha modificato nulla in termini concreti. E adesso?
di Valter Buffo 5 dic 2018 ore 08:30Commento giornaliero di recce-d.com
Ognuno dei nostri lettori farà bene a riflettere sulle ultime 24 ore, e dare una risposta alla domanda che ieri mattina si faceva anche Bloomberg “Il rally della tregua Trump-XI è durato solo 24 ore. E adesso?”. Il nostro parere è il seguente: l’utilizzo spregiudicato delle news e dei media a scopi politici è da tempo una costante dello scenario politico internazionale, qualcosa che accade in Italia come negli Stati Uniti come in ogni altro Paese, e questo è un fatto noto ed assodato fin dagli anni del film “Quinto Potere” di Orson Welles.
L’Amministrazione Trump ha accentuato, come mai prima, l’utilizzo strumentale delle notizie per influenzare direttamente i mercati finanziari, e la Borsa di New York in particolare. Secondo noi, questa è la chiave nella quale debbono essere letti i fatti del weekend e poi le reazioni dei mercati di lunedì: la cena tra Trump e Xi ha modificato nulla in termini concreti, ed ha fatto fare un passo avanti, ma soltanto temporaneo, nelle relazioni.
Non volendo però limitarci a dare giudizi, vi sottoponiamo due brani di un articolo del Financial Times che va più di ni nello specifico delle dichiarazioni che hanno fatto seguito a quella ormai famosissima cena a Buenos Aires.
Prima di tutto, ricapitoliamo i fatti:
Mr Xi met with Donald Trump over Malbec and grilled sirloin at the G20 summit in Buenos Aires this weekend. He agreed to talk for three months about intellectual property transfers and state support of industry. As an immediate good-faith gesture, he will also punish Fentanyl exporters more severely. Also, according to the White House: “China will agree to purchase a not yet agreed upon, but very substantial, amount of agricultural, energy, industrial, and other product from the United States to reduce the trade imbalance between our two countries. China has agreed to start purchasing agricultural product from our farmers immediately.”
Poi leggiamo qui di seguito l’analisi del Financial Times sui contenuti specifici dell’accordo, con una particolare evidenza per il ruolo delle merci agricole e con riferimento ai dati che potete leggere nel grafico qui sotto:
- First, China is explicitly conceding that it's a command economy. In an open market, China's companies and hog farmers should buy oil and soyabeans from wherever they're cheapest on the global market. Mr Xi shouldn't have the power to compel them to buy from Texas and Iowa. That he can is in fact the definition of the problem the world's free-market economies have with China. The US and China didn't remove any structural or tariff-based market distortions in Buenos Aires. Rather, Mr Trump jawboned Mr Xi to command some changes at home. That's diplomacy, but it's not really commerce.
- Second, China has explicitly agreed to import more of exactly those things that it doesn't care to make itself, now or in the future.
Ed infine, meritano la vostra attenzione anche le conclusioni, che a partire proprio dalle merci agricole e di beni primari in generale spiegano le strategie di Xi e di Trump:
China imports US products that are hard to make and require skilled workers and years of capital investment: airplanes, cars and industrial machines. It also imports commodities: soyabeans, crude oil, plastic materials. In Buenos Aires, according to the White House, Xi Jinping agreed to increase imports only of commodities. These are the imports that China doesn't care about, the imports that don't threaten its plans. The concession costs Xi nothing.
Over Malbec in Buenos Aires, Mr Trump pulled off a shift in the domestic politics of his trade war. China hasn't showed will to make any changes other than a temporary end to sanctions targeted at Trump voters in rural America. If negotiations continue to produce this kind of result, China will get what it wants: state subsidies to help it move up the value chain to aircraft, electric cars and industrial machines. And the US will become a commodity exporter
Fonte: Financial Times
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 5 dicembre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Reazioni molto molto significative ieri alle notizie sulle tariffe: stiamo parlando di quelle di lunedì insieme a quelle del martedì, ovviamente
- Molto importanti le parole di Clarida sul tema “Fed Put” pronunciate lunedì. Oggi Powell NON andrà in Congresso, per la giornata di lutto nazionale
- I dati macro USA che dovevano essere pubblicati oggi saranno pubblicati domani: e quindi domani sarà una giornata eccezionale per il carico di dati importanti
- SEZIONE L'OPERATIVITA' questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della volatilità dei mercati, delle variazioni sempre più ampie intra-day, e di come va gestito il portafoglio titoli
- SEZIONE L'ANALISI il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la crescita economica 2019 alla luce dei dati più recenti