Da Vienna la svolta per il petrolio?

Commento giornaliero di www.recce-d.com

Questa settimana si riunisce a Vienna l’OPEC. Due mesi fa su SoldiOnline.it scrivemmo che c’erano molti dubbi sul rialzo (a quel tempo molto violento) del prezzo del petrolio (Il petrolio sta per schizzare?) ed oggi siamo qui a scrivere di quattro settimane di ribasso, come potete leggere sotto nel primo grafico.

Difficile trovare una chiave univoca di lettura per gli alti e basse del prezzo del petrolio, che in questa stagione complicata viene fortemente influenzato dalla tensione politica internazionale (dall’Iran al Sud America) ma pure dai violenti scossoni che colpiscono il dollaro USA così come dall’incertezza sulla crescita globale, specie in grandi Paesi importatori come la Cina. 

L’organizzazione OPEC un tempo aveva saldamente in mano il manico, nel senso che con i suoi annunci poteva dirigere il prezzo del petrolio, ma oggi la situazione è cambiata, e non soltanto perché l’OPEC di fatto ha visto diminuire la sua rappresentatività.

Come vedete in baso nel secondo grafico i tagli alla produzione da parte dei Paesi OPEC proseguono, e questo ha certamente sostenuto negli ultimi mesi il prezzo del greggio, ma al tempo stesso sono insufficienti a spingerlo verso gli 80$ che qualche Paese produttore desidera. E naturalmente, anche parlando di petrolio siamo costretti a tenere in considerazione i tweet di Trump, come fa anche Bloomberg.

Perhaps the president is railing at the fact that some members of the group have spent millions of dollars creating production capacity that they aren’t using. Seen in another light, that surplus is a vital safety valve in the event of a sudden loss of supply — such as the one that occurred when U.S.-led forces invaded Iraq in 2003, or when Western-backed rebels overthrew Libya's Moammar Al Qaddafi in 2011. OPEC's spare capacity has been used to compensate for sudden supply disruptions more often than America's strategic petroleum reserve. There is no reason that OPEC should pump as much oil as President Trump, or anyone else, wants. The organization exists to look after the interests of its members. Some of them might see appeasing the United States as being in their best interests. Others clearly do not. It was less than two years ago that candidate Trump's energy adviser Harold Hamm told Bloomberg Businessweek that OPEC was “irrelevant.” A little over a month later the same Harold Hamm said it was “high-time” for the irrelevant OPEC to agree on a production freeze to raise prices.

Fonte: Bloomberg

Fonte: Financial Times

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 18 giugno 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

1. La riunione della Bank of England giovedì prossimo completerà il giro delle grandi Banche Centrali
2. La settimana scorsa, sia dalla Fed sia dalla BCE dono arrivate indicazioni molto più concrete del previsto
3. L’implicazione più forte, a tutto oggi, è senza dubbio la forza del dollaro USA
4. SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della violenta divaricazione tra gli andamenti dei settori in Borsa: che messaggio ci manda?
5. SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi sarà anche per questa settimana il quadro economico, con particolare riferimento alla crescita del PIL

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