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Le Borse e Babbo Natale

Il recente rialzo ha complicato, e di parecchio, la vita degli strategist della banche d’affari: dovremmo quindi pensare che per l’intero 2019 la Borsa di New York resterà ferma?

di Valter Buffo 4 dic 2018 ore 08:04

Commento giornaliero di recce-d.com

 

new-york-stock-exchangeLo spettacolare rialzo di New York della settimana scorsa (il più ampio in sette anni!) a cui poi si è aggiunto il progresso di ieri riportano di grande attualità il tema dei target per l’indice S&P500 che noi vi abbiamo già segnalato ieri con alcune osservazioni per il 2019.

Oggi proseguiamo, ma ripartiamo dal 2018, anno per il quale la stima degli analisti delle grandi banche internazionali stava a 2950 punti per fine anno, come potete vedere bene nel grafico che abbiamo allegato qui sotto.

Se ci sarà il “Rally di Santa Claus” di cui molti organi di stampa parlano, questo obbiettivo potrebbe essere centrato nella seduta di fine anno: ma è chiaro che il rialzo per il 2019 che ieri vi abbiamo indicato (3056 punti è il target degli strategisti) diventerebbe a quel punto di nessun significato, e questo per effetto proprio del recente rialzo, come vedete anche qui sotto nel grafico.

Possiamo dunque affermare che il recente rialzo ha complicato, e di parecchio, la vita degli “strategisti” della banche d’affari: dovremmo quindi pensare che per l’intero 2019 la Borsa di New York resterà, in buona sostanza, ferma? Ed ecco che, per offrire una risposta seria e fondata, ritorna indispensabile avere almeno qualche nozione di analisi fondamentale e di valutazione. Allo stesso tempo, però, sarà bene che i lettori investitori facciano la massima attenzione ai soggetti che fanno le valutazioni in questione, come ci ricorda qui sotto l’articolo del Wall Street Journal:

Anyone heeding the strategist siren song should be aware of their propensity to lean bullish. Since Bloomberg began tracking the data in 1999, professional forecasters have never once predicted a down year, with the average annual gain coming in at 9 percent. Over the past two decades, strategists’ track record is far from being perfect. While their bullish stance looks prescient when shares are rising, the S&P 500 has exceeded strategists’ target by 4.4 percentage points a year during this bull market. At the same time, listening to their bullish calls during the last two bear markets would have resulted in half your investment being lost.

Secondo il nostro parere questi non sono semplicemente dati statistici: sono invece dati concreti, che a noi investitori fanno capire in che mercato operiamo e con quali soggetti ogni giorno ci confrontiamo.

Ed è solo in questo modo, che sarete in grado di interpretare, ed utilizzare, tutte le notizie sui “target di fine 2019” che leggerete nelle prossime settimane.

 

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Fonte: Bloomberg

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 4 dicembre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

  • Reazioni molto molto significative ieri alle notizie sulle tariffe: ma bisogna saperle leggere
  • Molto importanti le parole di Clarida ieri sul tema “Fed Put”
  • I dati macro di ieri confermano che il tasso di crescita delle economie sta calando
  • SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della volatilità dei mercati, delle variazioni sempre più ampie intra-day, e di come va gestito il portafoglio titoli
  • SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la crescita economica 2019 alla luce dei dati più recenti

 

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