Un all-in sull’indice S&P500
Dopo le grandi turbolenze di mercato di ottobre e novembre, sarebbe lecito attendersi per le previsioni 2019 un cambiamento di tono, un generale ripensamento, una visione meno euforica del prossimo futuro
di Valter Buffo 3 dic 2018 ore 08:50Commento giornaliero di recce-d.com
Tutte le case di investimento internazionali stanno per mettere in circolazione le loro previsioni per il 2019: un esercizio che, come noi di Recce’d abbiamo scritto per anni, risulta del tutti inutile dal punto di vista di chi deve fare scelte concrete di portafoglio, ma che serve a richiamare ogni anno l’attenzione dei media.
Dopo le grandi turbolenze di mercato di ottobre e novembre, sarebbe lecito attendersi un cambiamento di tono, un generale ripensamento, una visione meno euforica del prossimo futuro: ma le prime anticipazioni ci dicono che non sarà così. Abbiamo letto, la settimana scorsa, che le banche globali di investimento sono positive come non mai, in particolare per ciò che riguarda la Borsa di New York: prese a campione le 14 banche di investimento che hanno già reso pubbliche le loro previsioni per lo S&P500 a fine 2019, la media risulta pari a 3.056 punti, che poi vorrebbe dire un incremento dell’indice pari allo 11% dai livelli della settimana scorsa.
Questo dato è il più elevato dal 2009, l’anno finale della Grande Crisi. Insomma: le previsioni degli “strategisti” delle banche internazionali, per il 2019, sono le più ottimistiche dal 2009, e questo fatto risulta in forte contrasto con ciò che tutti abbiamo visto sui mercati tra ottobre e novembre: che però non ha suggerito cautela a questi analisti, che in media vedono l’indice S&P500 salire dell’11% nel 2019 e quindi sopra quota 3.000 (lo vedete sotto nel grafico).
L’unico segnale di minore euforia ci arriva dalla dispersione delle previsioni tra le varie banche di investimento, dispersione che è più ampia del solito, come leggete nel brano che segue:
All but one strategists expect stocks to go up next year from where they are now. Yet underneath the buoyancy, a gap is widening. At 22 percent, the spread between the highest and lowest forecast is the widest since 2012. Mike Wilson at Morgan Stanley is the least bullish, with a target at 2,750. The pace of profit expansions will slow to 4.3 percent, one fifth of the rate seen this year, and the odds for two consecutive quarters of negative growth are rising as global demand weakens, he said. Similarly, Bank of America’s Savita Subramanian urged investors to buy utility stocks as a hedge against market declines. She said the S&P 500 may peak at around 3,000 before retreating to end the next year at 2,900. “We suspect that we see a peak in equities next year, but bearish positioning and weak sentiment in stocks present upside, especially if trade risks subside, keeping us constructive for now,” Subramanian wrote in a note to clients.
Fonte: Bloomberg
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 3 dicembre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- La tregua USA Cina avrà la forza per fare partire un “rally di fine anno” in Borsa?
- In settimana dati importantissimi dagli USA
- Mercoledì mercati USA chiusi in onore dello scomparso George Bush
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- SEZIONE L'ANALISI il tema della nostra Analisi sarà la crescita economica nel 2019