Cautela sulle azioni (con un occhio alla Francia)
Andrea Delitala e Marco Piersimoni (Pictet Asset Management) segnalano che la situazione in Europa resta incerta, in seguito principalmente alle prossime elezioni presidenziali in Francia
di Edoardo Fagnani 14 feb 2017 ore 10:21Nonostante i continui record stabiliti dai tre principali indici di Wall Street, Pictet Asset Management preferisce mantenere un atteggiamento attendista sulla componente azionaria nel mese in corso. Secondo Andrea Delitala (Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management) e Marco Piersimoni (Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management) l’attenzione degli investitori rimane concentrata sulle decisioni di Donald Trump, in particolare in materia di politica fiscale. Inoltre, i due esperti segnalano che la situazione in Europa resta incerta, in seguito principalmente alle prossime elezioni presidenziali in Francia. Nella seguente analisi Andrea Delitala e Marco Piersimoni delineano lo scenario di riferimento per il mese in corso.
Manteniamo un atteggiamento attendista sulla componente azionaria: la stagione degli utili conferma le valutazioni "piene" per l'azionario USA e le grandi banche, nonostante abbiano riportato numeri molto interessanti hanno sottoperformato il mercato a conferma di quanto sia importante il posizionamento.
I listini azionari USA restano confinati in movimenti laterali ristretti (escursione indice S&P500 da min a max a gennaio 2.9%). I risultati pubblicati dalle imprese USA sono nel complesso (3/4 del campione) migliori rispetto alle attese (3,5% di sorpresa sugli utili). L’attenzione degli investitori rimane però concentrata sulle decisioni di Trump per quanto riguarda le misure di politica fiscale, la deregolamentazione bancaria, il rimpatrio dei profitti offshore e i dazi doganali.
Sullo sfondo s’intravedono dichiarazioni altalenanti da parte dell’amministrazione Trump sull’eccessiva forza del dollaro. In questo contesto d’incertezza, la Fed sembra voler essere più attendista rispetto a quanto comunicato a dicembre anche in virtù di dati sul mercato del lavoro che non lasciano trasparire una particolare accelerazione della pressione salariale.
In Europa la situazione è altrettanto incerta a causa del rischio politico crescente legato alle prossime tornate elettorali: in particolare, in Francia, gli scandali che hanno coinvolto il candidato repubblicano (Fillon) hanno precipitato il re-pricing del rischio politico alimentando flussi in vendita da parte di investitori esteri pesantemente investiti sui governativi francesi.
I dati macroeconomici sono comunque migliori del previsto ma, nonostante il rialzo delle aspettative d’inflazione durante il mese di gennaio, sarà la dinamica relativa alle aspettative elettorali francesi, il fattore di rischio da tenere sotto osservazione.
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