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Il cambio euro-dollaro e i mercati azionari (Europa e Usa)

Se la direzione delle due valute sembra segnata, quello dei due mercati azionari lo è meno, soprattutto a livello settoriale. Analisi di Goldman Sachs e Moody’s.

di Marco Delugan 16 mar 2015 ore 13:22

Secondo Goldman Sachs l’euro raggiungerà la parità con il dollaro Usa entro sei mesi. Vuol dire che un euro varrà un dollaro, cosa che non accadeva dal 2002.

Nell’ultimo anno l’euro è sceso molto, e già in questi giorni per avere un euro bisogna spendere “solo” 1,05 dollari. La parità non dista molto.

Venerdì 13 marzo, Robin Brooks, analista di Goldman Sachs, ha dichiarato che la banca d’affari ha rivisto le proprie previsioni sull’andamento dell’euro:

Aggiorniamo la nostra previsione a 1,02, 1,00 e 0,95 in 3, 6 e 12 mesi (dalle precedenti 1,12, 1,10 e 1,08), così come 0,85 e 0,80 a fine 2016 e fine 2017 (da 1,00 e 0,90), rispettivamente.

Dal profilo Twitter di Business Insider il grafico delle previsioni di Goldman Sachs sul cambio euro-dollaro



Come si apprende dal sito Business Insider, le cause di una flessione così marcata sono da ricercare, secondo Goldman Sachs nelle diverse politiche monetarie della Federal Reserve e della Banca centrale europea. La prima sta per alzare i tassi di interesse, cosa che renderà gli investimenti in dollari più profittevoli e spingerà in alto la domanda di dollari e il valore dello stesso. La seconda ha appena iniziato le manovre di Quantitative Easing (QE), che spingeranno verso il basso il valore dell’euro, non solo nei confronti del dollaro ma anche di altre valute. Il QE dovrebbe durare almeno fino a tutto il 2016.
GUARDA L'INFOGRAFICA: Euro-dollaro, andamento nell'ultimo mese

Oltre alle diverse politiche monetarie di Usa ed Europa, a pesare sul valore dell’euro rispetto al dollaro ci sono le prospettive di crescita economica, migliori per gli Usa che per l’Europa.

Anche se, come sempre in economia, prevedere è difficile perché i fattori in gioco sono sempre troppi. In una recente analisi, la banca d’affari Moody’s ha infatti evidenziato come la debolezza dell’euro possa far bene all’economia europea, o almeno ad alcuni suoi settori. La trovate nell’articolo che segue:

Le azioni da comprare con l’euro (sempre più) debole

La crescita del dollaro alimenta però anche questioni sugli effetti che potrà avere sui mercati azionari Usa. In una nota separata di Goldman Sachs, l’analista David Kostin ha dichiarato che:

Gli investitori sono preoccupati dall’impatto che la crescente forza del dollaro potrà avere sugli utili delle aziende dello S&P’s 500 e sulla performance complessiva del mercato. Le serie storiche e i nostri modelli di analisi e previsione ci dicono che l’impatto diretto tra valore del dollaro e livello dell’indice azionario è modesto, mentre maggiore può essere l’impatto indiretto dal momento che un dollaro più forte può impattare sulla crescita economica degli Stati Uniti. Noi raccomandiamo azioni di aziende Usa le cui vendite siano soprattutto negli stessi Stati Uniti.

Se le indicazioni a livello valutario sembrano abbastanza chiare – il dollaro Usa continuerà ad apprezzarsi sull’euro – a livello di mercato azionario bisognerà adottare strategie più attente e mirate per individuare i settori che potranno venire avvantaggiati dal movimento delle valute in atto.

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