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Cambia lo scenario dei tassi

Vi segnaliamo che il dato di domani per gli occupati Usa potrebbe costringere la Fed ad una mossa a sorpresa il prossimo mercoledì 15 marzo. In passato è successo, in più occasioni

di Valter Buffo 9 mar 2017 ore 09:21

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 

Ieri negli Stati uniti è stato pubblicato un dato ADP per i nuovi occupati del settore privato molto superiore alle attese (200 mila nuovi occupai contro i 200 mila attesi). La reazione di mercato più significativa è stato il rialzo del rendimento dei Tresuries: ora a 2 anni i Titoli di Stato USA rendono lo 1,31% (il livello più elevato dal 2008) mentre a 10 anni rendono il 2,58% (molto vicino ai massimi 2017). Il dato di ieri consolida le aspettative per un rialzo dei tassi ufficiali tra pochi giorni, ma dice anche qualche cosa di molto più ampio. Questo qualcosa di più ampio andrebbe collegato, oggi, alla riunione della BCE, ma ne parlano (decisamente troppo) i mezzi di comunicazione, e poi le Reti di promotori, e infine le Case di Fondi. Per questo noi oggi, ci asteniamo dal parlarne e resteremo sul tema USA. In particolare, vi suggeriamo di lasciare perdere la BCE e concentrare l’attenzione sui dati di domani, ed in particolare sulla occupazione negli USA (dato NFP). Spieghiamo subito il perché, partendo da una frase pronunciata venerdì scorso da Janet Yellen:

I currently see no evidence that the Federal Reserve has fallen behind the curve, and I therefore continue to have confidence in our judgment that a gradual removal of accommodation is likely to be appropriate. However, as I have noted, unless unanticipated developments adversely affect the economic outlook, the process of scaling back accommodation likely will not be as slow as it was during the past couple of years.

Questa era precisamente la chiusura dell’intervento di Yellen, ed è una frase che è stata in generale letta con poca attenzione: Yellen ci dice che:

  1.     Alla Fed hanno preso in considerazione il rischio di essere rimasti indietro (behind the curve) e poi hanno concluso che “al momento” non c’è evidenza; Yellen NON lo ha escluso;
  2.     La politica monetaria accomodante verrà comunque rimossa
  3.     Verrà rimossa “più rapidamente che in passato”


Tutto questo dove ci lascia, come investitori: ci lascia di fronte ad un mercato che, almeno fino ad oggi, “fa finta di non avere sentito”. E così facendo, prende un rischio enorme sulle spalle.

CONCLUSIONE   Recce’d oggi vi segnala che il dato di domani per gli occupati Usa potrebbe costringere la Fed ad una mossa a sorpresa il prossimo mercoledì 15 marzo. In passato è successo, in più occasioni

 

fed-s-main-interest-rate-remains-close-to-zero

Fonte: HighCharts

 

usa-unemployment-rate

Fonte: TEc

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 9 marzo 2017, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.     Si fermano le Borse e partono le obbligazioni? Stamattina 2,58% sul decennale USA
  2.     Dove va il petrolio dopo il crollo di ieri?
  3.     Siamo quasi certi che oggi da Draghi arriverà qualche sorpresa (per i mercati)
  4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana torniamo sul tema della valutazione della Borsa USA, tema imposto dal comportamento del mercato tra mercoledì e venerdì scorsi
  5.     SEZIONE L'ANALISI    questa settimana torniamo sul tema del Regno Unito, analizzando i dati di ieri nel Budget del Ministro del Tesoro

 

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