C’è l’Europa oltre l’Italia
Per l'Eurozona il 2018 sarà un anno in cui finiscono cose importantissime: finisce il quantitative easing della Bce di Draghi, ma finisce anche una particolare fase politica
di Valter Buffo 1 giu 2018 ore 10:55Commento giornaliero di www.recce-d.com
Si chiude oggi una settimana tumultuosa per l’Italia, ed è probabilmente utile richiamare l’attenzione dei lettori sul fatto che, al di là dello spread, ed al di là della persona di Savona, i problemi più grossi si sono aperti in questa settimana non per l’Italia, bensì per l’Europa nel suo insieme.
Per la cosiddetta Eurozona, il 2018 sarà un anno in cui finiscono cose importantissime: finisce il quantitative easing della Bce di Draghi, ma finisce anche la fase politica nella quale al Governo in Eurozona ci vanno soltanto partiti che accettano le linee guida della BCE per ciò che riguarda la conduzione della politica economica.
Come vedete, è la fine di un’era: e non è quindi inutile tentare un bilancio di anni di politica fiscale e monetaria ispirata alle linee-guida di Francoforte, basate sulla creazione di moneta, associata al rigore nella spesa pubblica, che poi (va precisato) è stato un “rigore a parole” molto più che un rigore nel fatti.
Guardando alle conseguenze di questa impostazione di politica economica, vi abbiamo già segnalato in passato come attraverso la diminuzione dei prezzi all’interno i Paesi della Periferia abbiamo ottenuto una parziale svalutazione del cambio (molto modesta nel caso dell’Italia: 1%): e lo vedete nel primo grafico in basso.
Nel secondo grafico poi vedete le differenze che si sono accumulate negli anni tra i tassi di crescita delle diverse economie che partecipano all’Eurozona.
Da oggi, dopo che il Governo italiano avrà giurato, si aprirà per l’Eurozona il dibattito sulle politiche adottate fino ad oggi, sugli strumenti che sono stati utilizzati, sui risultati che vedete nei due grafici qui in basso. Si discuterà non soltanto sul successo, oppure insuccesso, delle politiche adottate: ne verrà messa in discussione anche la legittimità.
Tutto questo con porta alla conclusione che saranno più importanti le implicazioni per l’Eurozona, che per l’Italia, di ciò che è successo nell’ultima settimana.
Fonte: IFF
Fonte: Bloomberg
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 1 giugno 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Italia con il nuovo Governo, ma non è finita l’incertezza
- Yen in Asia a 109 dopo che la Banca del Giappone annuncia un taglio all’acquisto di titoli
- Oggi importanti dati macro dagli Stati Uniti per occupazione e salari
- SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo del BTp e delle sue soglie critiche di rendimento e spread
- SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi questa settimana sarà la sterlina e le sue prospettive per il 2018