Borse Usa: un bilancio a una settimana dalle Midterm
Una settimana fa, sembrava tutto chiaro: elezioni di Midterm archiviate, e festa che riparte! A sette giorni di distanza, tutto è invece tornato in discussione
di Valter Buffo 14 nov 2018 ore 08:41Commento giornaliero di recce-d.com
Una settimana fa, sembrava tutto chiaro: elezioni di Midterm archiviate, e Borsa di New York a +2%. Festa che riparte!. A sette giorni di distanza, tutto è invece tornato in discussione e ogni giorno leggiamo previsioni le più disparate su dove andrà il mercato di Borsa nelle prossime sei settimane.
C’è chi sostiene che il rally riprenderà (lo leggete ad esempio nel primo dei due grafici sotto), chi punta a nuovi massimi, chi invece dice che la fase di ribasso non è finita. In Recce’d, l’esperienza ha insegnato che non sono le date sul calendario a dirci che cosa faranno i mercati, bensì i fatti concreti, l’evoluzione della realtà, che per definizione NON segue il calendario.
Oggi, per dare ai lettori il nostro contributo su e gettare un po’ di luce su questo tema, ci affidiamo ad alcune osservazioni recentissime di El Erian, notissimo analista dei mercati, che cerca di tirare un filo ideale che lega le Elezioni USA, i ribassi e la fine del 2018. Vi proporremo di leggere due estratti, il primo dei quali è qui di seguito.
The day after the U.S. midterm elections, Nov. 7, was the most notable of last week’s swings. The Dow Jones Industrial Average was up more than 500 points, or 2.1 percent, the Nasdaq Composite rose 2.6 percent and the S&P 500 Index gained 2.2 percent. The immediate cause of the rallies was the split Congress that emerged as Democrats gained control of the House of Representatives and Republicans increased their majority in the Senate. Conventional wisdom holds that such a divided outcome tends to be good for markets as gridlock keeps the government on the sidelines, allowing businesses to do what they do best: pursue profitable opportunities without undue interference from new legislation and regulation.
Questo primo brano ci è utile per ricordare il rally di Borsa nel giorno dei risultati elettorali USA: fatto che fece gridare a molti che “il rally è ripartito”. Non era vero: è arrivato un nuovo calo (che vedete sotto nel grafico), che El Erian attribuisce a due fattori, come leggete sotto: il rallentamento dell’economia globale, e poi l’atteggiamento, non più “accomodante” della Fed di Jay Powell.
The first downward force is that economic activity outside the U.S. continues to slow, making some large debts even more burdensome. This was illustrated by more data out of Europe last week and by a stark warning from China’s central bank about the “profound changes” facing its economy. Second, the markets and the Federal Reserve haven't yet fully resolved their differences of view on the path of future interest rate hikes. The Fed reiterated on Nov. 8 its more hawkish intentions, supported by the higher-than-expected producer price inflation data released on Nov. 9. This came on top of the European Central Bank’s resolve to end quantitative easing this year despite growing economic and financial risks to the euro zone.
Fonte: ZeroHedge
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 14 novembre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Oggi i dati per l’inflazione di USA e Regno Unito
- Oggi i dati per la produzione industriale in Giappone ed in Cina
- Oggi il dato per il PIL della Germania
- SEZIONE L'OPERATIVITA' anche questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della complicatissima situazione dei mercati obbligazionari in questa fine di 2018
- SEZIONE L'ANALISI il tema della nostra Analisi sarà anche questa settimana la crescita