Borse, possibile una fase laterale (con elevata volatilità)

Secondo Matteo Ramenghi - Chief Investment Officer UBS WM Italy (UBS Europe), i mercati rimangono molto volatili e, nonostante alcuni brevi rimbalzi tecnici, scarseggia l’ottimismo. Gli investitori, a causa di un contesto economico complesso, sembrano posizionati per scenari negativi.

Ramenghi sottolinea come dopo anni di tassi bassi e liquidità illimitata, questo periodo è comprensibile. Le politiche delle banche, la crisi energetica in Europa, la politica molto aggressiva degli Stati Uniti per combattere l'inflazione e le difficoltà immobiliari della Cina, hanno portato a un periodo di stress per i mercati. "Per quanto sia complessa la situazione, non ci sembra però che ci siano condizioni simili a quelle delle grandi crisi del passato. Infatti, gran parte del settore bancario, sia in Europa che negli Stati Uniti, è ben capitalizzato e il settore privato presenta un livello d’indebitamento inferiore rispetto a inizio secolo", ha puntualizzato l'esperto.

"Ci aspettiamo quindi una fase laterale per le borse caratterizzata da elevata volatilità. Tuttavia, occorre considerare che le valutazioni dell’azionario globale implicano già una contrazione degli utili del 10% che riflette una battuta d’arresto dell’economia mondiale" scrive Ramenghi, sottolineando che non ritiene opportuno assumere una posizione netta a favore di un determinato scenario di breve termine.

Matteo Ramenghi preferisce titoli value, le azioni del settore energia e quelli che distribuiscono buoni dividendi. In particolare, l'esperto ritiene che in questa fase i titoli energetici possano generare buoni flussi di cassa e possano beneficiare di un ulteriore incremento delle quotazioni petrolifere nei prossimi mesi. "Possono venire in aiuto settori difensivi come sanità e beni di prima necessità tradizionalmente meno esposti al ciclo economico", ha concluso Ramenghi.