Borse europee: finalmente il terrore
Giornata di panico ieri in Eurozona, dove finalmente ci si è resi conto di quanto a grave la situazione. Solo da qui si potrà ripartire: dal capire chi ha vinto e chi ha perso, chi aveva ragione e chi aveva torto
di Redazione Soldionline 10 feb 2016 ore 09:14Commento giornaliero di www.recce-d.com
I TEMI DEL GIORNO
1. Giappone: il disastro (più volte) annunciato. Il vero epicentro del terremoto è il Giappone, che perde ancora il 3% con lo yen sotto 115 contro USD stamattina. La Borsa di Tokyo ha azzerato i guadagno dall’ottobre 2014, quando la Banca Centrale annunciò la seconda fase del QE. La sentenza è chiara, e non c’è appello. Del Giappone abbiamo scritto molte volte, nell’ultimo anno, anche nel nostro Blog: potete recuperare i post con un motore di ricerca [importante per: equity, obbligazioni e valute (globale)].
2. Borse europee: finalmente il terrore. Giornata di panico ieri in Eurozona, dove finalmente ci si è resi conto di quanto a grave la situazione. Solo da qui si potrà ripartire: dal capire chi ha vinto e chi ha perso, chi aveva ragione e chi aveva torto sull’equity di Eurozona, e farla finita con un certo “ottimismo delle pubblicità”, tipo “questo detersivo smacchia più bianco” [importante per: equity, obbligazioni e valute (globale)].
3. Siamo alla guerra delle valute? Ce lo dirà oggi Yellen. Ci aspettiamo che Yellen stasera parli molto di crescita economica e poco di inflazione; che dica che le prospettive di crescita NON si sono modificate nella sostanza, e che quindi il piano per il rialzo dei tassi NON è cambiato di molto. Ma sarà costretta a riconoscere che è cambiato: anche perché lo dicono i prezzi di mercato (grafico in basso) [importante per: equity , obbligazioni e valute (globale)].
4. Dollaro 1,1300: la sconfitta di Draghi. Ieri il dollaro USA è sceso ancora, a 1,1300 contro euro, e resta tutto da vedere che cosa farà stasera dopo che Yellen avrà parlato. Per Draghi questa è una sconfitta politica, che forse potrebbe portarlo a cercare un incarico diverso. Per ciò che riguarda invece le valute nel vostro portafoglio titoli, ne parliamo qui sotto nella sezione L’operatività [importante per: equity , obbligazioni e valute (globale)].
L’OPERATIVITA'
La guerra delle valute è arrivata? Se si entra in una fase di “guerra delle valute”, allora sarà proprio la gestione del rischio di cambio, da qui in avanti, a determinare i risultati dei vostri investimenti e del vostro portafoglio. Ora la domanda è: come approfittarne? Come muovere i portafogli? Partiamo dal dollaro USA stamattina a 1,1300: Recced’ da almeno due mesi consiglia di ripensare a tutte le posizioni LONG dollaro, e nei nostri portafogli modello siamo SHORT dollaro da tempi … non sospetti. Ma ci sono molte cose da fare, in positivo, ancora oggi. In particolare, seguire lo yen è interessante: da un lato perché tutti gli altri mercati (non solo valutari) dipendono da questo cambio, e poi perché tra i tanti possibili terremoti che potrebbero registrarsi, se la situazione “scappasse di mano”, uno è quello che riporterebbe sotto 100 lo yen contro USD. Sul piano operativo, è una scommessa interessante per questa ragione: lo yen ha spazio di rivalutazione, ma poco spazio per diventare più debole. Contattateci per approfondimenti.
L'ANALISI
Ancora quella parola con la “R”: ma stavolta parliamo di Europa. Anche i dati tedeschi di ieri mattina ci parlano di rallentamento, un rallentamento che hanno visto tutti tranne Draghi e le banche globali che da sempre fanno da coro. Infatti, secondo gli economisti delle banche globali, l’economia in Eurozona crescerà dello 1,6% nel 2016, mentre gli utili avranno una crescita del 4,6% (notate la drammatica correzione al ribasso: solo a metà del 2015, questo dato era al 13,5%). Non la vedono allo stesso modo gli investitori: l’indice di Borsa, in Eurozona, ha perso un terzo della capitalizzazione dai massimi 2015, ed è tornato ai livelli del 2013, un 2013 che era, per questa regione, il terzo anno consecutivo di recessione. Pochi hanno fatto notare che, all’8 febbraio, sette degli indici più negativi nel 2016 erano europei. Per molti, tra i tifosi del QE, si tratta di uno shock, come riconosceva ad esempio ieri questo gestore:
“There’s a huge disconnect between reality and perception. Europe’s in a bear market when it has quantitative easing, decent valuations, earnings picking up and an improving economy.”
E per conseguenza, questa sarebbe una opportunità di investimento, per investitori che guardano al medio lungo termine:
“Bearish sentiment is close to extremes. Markets do look oversold short term, so for long-term investors this can work. You can be ready to seize good opportunities and build positions into the weakness.”
La visione di Recce’d è del tutto opposta a questa. Ne parleremo domani.