Borsa italiana ancora interessante (banche in primis)
Secondo Stefano Andreani, gestore azionario di Lemanik, il mercato italiano appare interessante rispetto alle alternative di investimento, sia azionarie sia obbligazionarie
di Redazione Soldionline 18 lug 2017 ore 10:14C’è ancora spazio di crescita per il mercato azionario italiano dopo la buona performance registrata nel primo semestre del 2017? Secondo Stefano Andreani, gestore azionario di Lemanik, “il mercato italiano appare interessante rispetto alle alternative di investimento, sia azionarie sia obbligazionarie”. Tuttavia, il gestore consiglia di muoversi in direzione dei business più esposti al mercato domestico, ipotizzando che i risultati trimestrali delle società quotate a Piazza Affari saranno influenzati dal recente rafforzamento dell’euro. Nell’analisi seguente Andreani fornisce maggiori indicazioni sulle proprie idee di investimento.
Valutativamente il mercato italiano appare interessante rispetto alle alternative di investimento, sia azionarie sia obbligazionarie. Fintanto che i rialzi sui rendimenti non saranno bruschi e le banche centrali riusciranno a tenere sotto controllo le aspettative dei mercati, cosa che riteniamo probabile, gli impatti sul mercato azionario saranno comunque limitati e temporanei. Il mercato azionario italiano ha riportato una performance decisamente positiva nel corso del primo semestre dell’anno. I rischi politici che tanto preoccupavano gli investitori dell’Eurozona sono stati sinora sopravvalutati.
Lo spread tra Btp e Bund si è ridotto dopo la vittoria di Macron, mentre sul fronte italiano le elezioni anticipate sembrano ormai improbabili e questo ha contribuito a innescare un ritorno di fiducia degli investitori. Le sorprese positive sul fronte macroeconomico hanno poi portato per l’Italia a revisioni al rialzo delle attese di crescita superiori all’1%. Questo trend positivo per l’economia italiana dovrebbe continuare, mentre segnali incoraggianti per la propensione al rischio nei confronti del Paese provengono anche dal settore bancario. Se i risultati del primo trimestre sono stati decisamente positivi, quelli del secondo, che si concentreranno tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, saranno influenzati dall’andamento delle valute, con l’euro che ha iniziato una decisa fase di apprezzamento, e dal prezzo del petrolio che continua a essere sotto pressione.
In un contesto di questo tipo è consigliabile muoversi in direzione dei business più esposti al mercato domestico, banche in particolare. I titoli più sensibili ai movimenti obbligazionari potrebbero risentire di un trend di rialzo generalizzato dei rendimenti: qui sarà fondamentale selezionare società in grado di generare valore non solo attraverso la leva finanziaria. I comparti a medio-piccola capitalizzazione hanno performato molto bene fino all’inizio di giugno, raggiungendo livelli valutativi nel complesso piuttosto elevati. La possibilità che i flussi provenienti dai Pir possano rallentare nel corso dell’estate, insieme a una serie di buone notizie sul fronte bancario, ha poi innescato una fase di debolezza relativa che potrebbe proseguire. I risultati del secondo trimestre potrebbero fare però da catalizzatore per riportare acquisti sulle società che dimostreranno di saper fronteggiare un contesto di mercato più sfidante attraverso la forza dei fondamentali.