Bond, le opportunità di corporate ibridi e convertibili
di Redazione Lapenna del Web 11 gen 2023 ore 10:12 Le news sul tuo SmartphoneAlain Krief - Head of Fixed Income di Edmond de Rothschild Asset Management - sostiene che nell'attuale contesto di mercato, da un punto di vista dei fondamentali, nonostante la minore volatilità, che riduce tutti i premi per il rischio di credito, la recessione - anche solo tecnica - e il livello dei tassi di prestito (tasso privo di rischio + premio per il rischio di credito) non possono che portare ad un aumento dei tassi di default, in particolare per le aziende con bassa qualità del credito (quelle con rating B- e CCC).
"Pertanto, ora dobbiamo concentrarci sulla qualità del credito, vale a dire sull'investment grade e sulle obbligazioni high yield di alta qualità, come i rating BB," ha afermato Krief, che ha aggiunto: "Questa recessione non sistemica porterà probabilmente anche a significative disparità su base settoriale. Non tutti i settori sono colpiti nella stessa misura dall'inflazione e, al di là della qualità del credito, alcune società soffriranno più di altre."
Di conseguenza, l'esperto privilegia i settori finanziari (banche e assicurazioni), le telecomunicazioni, le infrastrutture e la sanità, ad esempio. Inoltre, Alain Krief invita a essere molto selettivi nei settori immobiliare e retail (distribuzione, beni di consumo discrezionali), tenendo anche conto delle caratteristiche tecniche delle varie asset class per trarre vantaggio dai rendimenti elevati.
Per quanto riguarda i finanziari, Krief non manifesta dubbi sullo stato di salute delle banche, e in particolare sulla salute dei "campioni nazionali", con un occhio di riguardo per le emissioni senior. "Dato che il mercato ha iniziato a "de-prezzare" le call delle emissioni subordinate temendo un peggioramento della recessione, i rendimenti del 7% e oltre di questi strumenti ci sembrano ancora più interessanti," spiega Krief, che sottolinea come lo stesso valga per la nicchia dei corporate ibridi. Queste emissioni subordinate perpetue, spiega Krief, emesse principalmente da società investment grade, hanno anche "de-priced" le call programmate (cioè il mercato non ritiene più che l'emittente richiamerà il suo debito alla prossima data prevista) e offrono rendimenti di circa il 7% o più.
"La maggior parte di queste società," conclude Krief, "ha molto più da perdere (in particolare il rating investment grade) nel non richiamare queste emissioni che nel posticipare le scadenze."
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