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BCE: tono tranquillizzante ma serve flessibilità per affrontare la volatilità

La riuonione della BCE della scorsa settimana è stata interlocutoria. Anche le dichiarazioni rilasciate da Mario Draghi non hanno fornito spunti particolari

di Redazione Soldionline 3 mag 2018 ore 16:58

La riunione della BCE della scorsa settimana è stata interlocutoria. Anche le dichiarazioni rilasciate da Mario Draghi nella consueta conferenza stampa non hanno fornito spunti particolari.
Secondo Amundi è probabile che occorra aspettare fino a luglio per eventuali novità. Gli esperti ritengono "ragionevole aspettarsi un progressivo ridimensionamento del programma di acquisto di attività (APP) nel quarto trimestre e il primo rialzo dei tassi a metà del 2019".
Sulla base di questo scenario, nell'analisi seguente Amundi fornisce alcune indicazioni di investimento per i prossimi mesi.

 

bce_16Tono della BCE: L’atteggiamento generale è ancora ampiamente accomodante e mira a confermare la visione di consenso. È ragionevole aspettarsi un progressivo ridimensionamento del programma di acquisto di attività (APP) nel quarto trimestre e il primo rialzo dei tassi a metà del 2019. Tuttavia, la BCE mette ancora in discussione la lettura del recente peggioramento osservato nei sondaggi: sembra probabile che potrebbe attendere fino a luglio per chiarire la sua strategia monetaria.


Economia e rischi: Come atteso, il Presidente Draghi si è soffermato sul contesto macro e ha colto l’opportunità di evidenziare che lo scenario di crescita del PIL reale, nonostante i segnali di moderazione del primo trimestre, resta solido e sostenuto da una base più ampia in termini di motori di crescita. Mentre i rischi per la crescita sono ancora considerati equilibrati, i "rischi globali" - in particolare l'aumento delle tensioni protezionistiche - sono diventati rilevanti.


Strategia di investimento: Quello che conta ancora è il carry (dal momento che il recente rallentamento della crescita non richiede un cambiamento più rapido nell'attuale orientamento di politica monetaria) almeno fino alla prossima riunione. È fondamentale adottare un'elevata flessibilità nella gestione del portafoglio per trarre vantaggio dalla volatilità attesa che sicuramente si presenterà quando la BCE fornirà un messaggio più chiaro su ciò che verrà dopo. Sul credito globale, le diverse fasi del ciclo richiedono una gestione attiva delle divergenze settoriali in Europa e negli Stati Uniti. In Europa, siamo cauti su industriali e preferiamo i titoli finanziari, mentre negli Stati Uniti, per contro, preferiamo industriali, energetici e TMT, ma siamo meno orientati verso i finanziari.

 

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