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BCE, estensione del QE a dicembre?

La riunione della BCE in programma per l'8 dicembre si preannuncia cruciale per le scelte di politica monetaria dell'istituto centrale. Le indicazioni di David Basola (Mirabaud AM)

di Edoardo Fagnani 1 nov 2016 ore 10:06

La riunione della BCE in programma per l'8 dicembre si preannuncia cruciale per le scelte di politica monetaria dell'istituto centrale. In particolare, è sotto osservazione il futuro del programma di Quantitative Easing adottato dalla banca guidata da Mario Draghi. Secondo David Basola, Responsabile per l’Italia di Mirabaud AM, la BCE deciderà di estendere il programma oltre la scadenza fissata a marzo 2017. Nell'analisi seguente David Basola spiega i motivi di questa convinzione.

bce4Continuiamo a credere che l’attuale contesto di bassa l’inflazione porterà la Banca Centrale Europea ad annunciare a dicembre – nel corso del suo incontro di politica monetaria - un’estensione del programma di Quantitative Easing oltre marzo 2017. Manteniamo questa convinzione malgrado nel corso del meeting, tenutosi lo scorso 20 ottobre, l’Istituto di Francoforte non abbia discusso né di un rallentamento degli acquisti, né di un’eventuale estensione.

La Bce ha confermato che i tassi negativi non hanno un impatto sfavorevole sulla trasmissione della politica monetaria, suggerendo che una proroga di tale politica sia quindi probabile. Nel complesso, l’attività di prestito da parte delle banche continua a migliorare, come segnalato dall’ultima indagine della Bce sul credito bancario (Bank Lending Survey - BLS).

Quanto agli ultimi dati relativi all’attività economica, i PMI composite sono aumentati, attestandosi a 53,7 - il livello massimo raggiunto quest’anno - grazie al supporto derivante dai prezzi della produzione, dalle scorte e dai nuovi ordini. Al momento la crescita della produzione nei servizi e nel manifatturiero è ai suoi massimi da dieci mesi. Gli ultimi dati PMI sono in linea con un tasso di crescita trimestrale del PIL dello 0,4% nell’Eurozona, dello 0,5% in Germania e dello 0,3% in Francia. Questi dati sono in linea con le ultime stime di crescita della Bce per il 2016 pari all’1,6%.

Quanto al consumo privato, la fiducia dei consumatori è rimasta piuttosto invariata rispetto al mese di settembre, suggerendo un miglioramento dell’outlook economico, ma anche una marcata voglia di risparmiare.

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