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Banche europee in salute. È il momento dell’equity Europa

Secondo Peter Steffen (Ethenea) lo stato di salute del sistema bancario europeo oggi è molto migliore che in qualunque altro momento degli ultimi 10-15 anni. Priorità alle azioni europee

di Edoardo Fagnani 6 apr 2017 ore 10:52

Secondo Peter Steffen, che all’interno di Ethenea gestisce il fondo bilanciato Ethna-DYNAMISCH lo stato di salute del sistema bancario europeo oggi è molto migliore che in qualunque altro momento degli ultimi 10-15 anni, in quanto le banche sono state ricapitalizzate, hanno iniziato a contenere i costi e in alcuni mercati si sono consolidate.

 

banca_18L’esperto ritiene che sia arrivato il momento di dare priorità alle azioni europee rispetto a quelle statunitensi. Peter Steffen ha segnalato cinque ragioni che hanno convinto la società di gestione a preferire l’equity europeo rispetto a quello statunitense. 
- Dopo un decennio di sovraperformance, le valutazioni in Europa, adeguate ciclicamente, sono estremamente attraenti rispetto a quelle americane.

Per la prima volta da molto tempo sia i dati di crescita economica sia i risultati aziendali appaiono migliori in Europa rispetto all’America

Per un lungo periodo ci sono stati flussi di capitali in uscita dall’Europa e in entrata negli USA, provocando una forte sottoesposizione degli investitori nell’azionario europeo.

Il sentiment rispetto agli investimenti nell’Eurozona è incredibilmente negativo, come riflesso dei rischi politici, e questo genera opportunità se quei rischi vengono meno.

L’Europa è ancora nelle prime fasi del ciclo di ripresa economica, al contrario degli Stati Uniti, che sono ormai nella fase terminale del ciclo.

Tuttavia, secondo Peter Steffen, permangono le preoccupazioni per i bassi tassi di interesse e per alcune situazioni fortemente competitive in alcuni mercati regionali.

Tuttavia, queste “questioni potrebbero generare delle opportunità se venissero superate e comunque sono già incorporate nelle basse valutazioni”, ha precisato l’esperto. 
Di conseguenza, Peter Steffen ritiene che la situazione attuale, caratterizzata da valutazioni basse, una solida evoluzione a livello di fondamentali e forte scetticismo nei confronti di possibili sconvolgimenti politici, offra molte opportunità interessanti per il resto dell’anno, anche se la volatilità potrebbe subire lievi, temporanei aumenti, legati agli sviluppi politici nell’Eurozona.

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