Banche europe in posizione privilegiata tra persistenti pressioni inflazionistiche
di Redazione Lapenna del Web 14 gen 2022 ore 09:23 Le news sul tuo SmartphoneSecondo quanto riscontrato dal team azionario globale di Algebris, i tassi d'interesse globali sono aumentati drasticamente negli ultimi mesi poiché alti livelli d'inflazione a livello globale si sono rivelati meno transitori di quanto le autorità monetarie avessero previsto.
"La Banca d’Inghilterra ha già aumentato i tassi, la Fed ha accelerato il proprio tapering del QE, e anche la BCE ha dovuto respingere le aspettative del mercato nei confronti un rialzo già alla fine del 2022," spiega il team di investitori, "Inutile specificare che la maggior parte dei titoli bancari europei attualmente non ingloba alcun potenziale dalla crescita dei tassi, con stime che non apportano alcun beneficio e con i multipli dei titoli sensibili ai tassi scambiati a sconto (a differenza degli Stati Uniti".
Secondo gli esperti, mentre l'inflazione dell'Eurozona si trova ai livelli più alti da quando è stata istitutita la moneta unica, le possibilità che la BCE possa seguire le orme della Banca d'Inghilterra e della Fed aumentano. "Qualsiasi aumento del tasso di base produrrebbe un enorme beneficio per il settore", conferma il team azionario. " In alcuni casi, come in quello di Commerzbank, pochi aumenti potrebbero arrivare a raddoppiare i guadagni."
Algebris conclude così: "Benché non si tratti del nostro caso base per il 2022, se l’inflazione dovesse rimanere elevata, e più difficile da domare di quanto previsto dalle autorità monetarie, le banche europee ne trarrebbero un enorme vantaggio, agendo come una forte copertura dall’inflazione".
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