Azioni europee: un circolo virtuoso
Secondo Tomás Pintó (Pictet AM) il momento attuale offre interessanti opportunità di investimento tra le aziende quotate sui mercati azionari europei
di Redazione Soldionline 5 set 2017 ore 10:31"La robusta ripresa economica e il miglioramento delle prospettive aziendali fanno dell’Europa la più interessante delle principali piazze azionarie". E' questa l'indicazione di Pictet Asset Magament.
In particolare, secondo Tomás Pintó, Senior Investment Manager Co-Lead European Equities per la società di investimento, il momento attuale offre interessanti opportunità di investimento tra le aziende quotate sui mercati azionari europei.
Nell'analisi seguente l'esperto analizza lo scenario di riferimento, sulla base dei fondamentali macroeconomici e aziendali
Ci sono vari motivi per essere ottimisti sull’Europa.
Innanzitutto, le aziende della regione stanno diventando più competitive nel mondo. Il taglio dei costi e la maggiore produttività hanno permesso alle imprese di conquistare una fetta più ampia dell’export globale.
Un altro elemento positivo è la modesta inflazione salariale. Sebbene in rialzo, i tassi di occupazione europei sono più bassi che nelle altre aree. Di conseguenza, l’impatto delle pressioni salariali sui costi è rinviato e le società europee hanno un vantaggio competitivo rispetto alle concorrenti di Stati Uniti, Giappone e mercati emergenti.
Ci sono poi i progressi in atto nel settore finanziario europeo. Molte banche della regione non godevano di così buona salute da anni, come dimostrano gli indici di adeguatezza patrimoniale e di indebitamento migliori rispetto ai requisiti normativi. Gli investitori hanno accolto il recente salvataggio di due istituti italiani e uno spagnolo come la fase finale della ‘pulizia’ effettuata dopo una serie di crisi – solo due anni fa tali operazioni avrebbero scatenato il panico sul mercato.
Più in generale, i bilanci di governi, aziende e consumatori stanno migliorando per la prima volta in tanti anni. La liquidità in eccesso generata dalle aziende dovrebbe tradursi in un significativo aumento del capex e dell’attività di fusione e acquisizione, un altro fattore positivo per i mercati azionari della regione.
Vale la pena osservare che quando l’utilizzo della capacità produttiva raggiunge il “punto critico” dell’80%, l’unico modo di continuare a crescere per un’azienda è tramite investimenti e acquisizioni. A testimonianza di ciò, nella prima metà del 2017 si è registrato un aumento del 135% del valore delle operazioni di M&A in Europa rispetto allo stesso periodo del 2016. Le società estere riconoscono sempre più la relativa convenienza degli asset europei e in quasi due terzi delle fusioni e acquisizioni recenti per valore (550 miliardi di euro) i compratori erano extraeuropei.
Tutto ciò dovrebbe proteggere l’economia da un’eventuale riduzione degli stimoli monetari della Banca centrale europea.
Per la prima volta in sette anni, gli analisti stanno rivedendo al rialzo le previsioni di utile iniziali per le società europee. Il consensus stima ora una crescita del 15% nel 2017 e a nostro parere ci sono ulteriori margini di miglioramento poiché gli utili restano al di sotto della tendenza a lungo termine.
Anche gli investitori ne sono convinti: chi da tempo sottopesava i titoli azionari europei sta tornando sul mercato, che dall’inizio dell’anno ha raccolto almeno 30 miliardi di euro di fondi comuni e ETF, contro quasi 100 miliardi di euro di fuoriuscite nel 2016.
In superficie ci sono molte opportunità sulle borse europee, ma i titoli non sono tutti uguali. La selezione è importante sia nei periodi di ribasso che in quelli di rialzo.
Noi investiamo solo in società in grado di generare abbondanti flussi di cassa e reinvestirli a tassi di rendimento elevati.
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