Azioni europee, termina il sostegno delle banche centrali
Secondo Dylan Ball (Templeton Global Equity Group) i mercati azionari - in particolare quelli europei - non dovrebbero risentire del nuovo scenario
di Redazione Soldionline 15 dic 2017 ore 11:05Nel 2018 i mercati azionari dovranno adattarsi alle nuove politiche monetarie delle banche centrali. Più precisamente Dylan Ball, Executive Vice President e Portfolio Manager del Templeton Global Equity Group, ha evidenziato che il decennio di straordinario sostegno della politica monetaria delle banche centrali terminerà proprio nel prossimo anno. Tuttavia, i mercati azionari - in particolare quelli europei - non dovrebbero risentire del nuovo scenario. Secondo Dylan Ball, infatti, "un contesto economico favorevole e i fondamentali societari in miglioramento potrebbero consentire alle azioni europee di recuperare ulteriormente rispetto alle azioni statunitensi". Nell'analisi seguente l'esperto dettaglia questa tesi.
La fase di rialzo dei mercati può continuare
I mercati si stanno adeguando a un nuovo contesto di politica monetaria e i fondamentali sottostanti di utili societari e di valutazioni azionarie sembrano di sostegno per le azioni europee. Rispetto agli Stati Uniti, dove i profitti societari hanno già superato i loro picchi pre-crisi, gli utili societari europei sono rimasti più deboli. Secondo i dati elaborati da FactSet, gli utili delle società europee erano al 30 settembre 2017 poco sopra la metà rispetto ai loro picchi degli anni pre-crisi, con ampio spazio per un ulteriore recupero. Dato che l’inflazione inizia a crescere, riteniamo che gli utili per azione, particolarmente per i settori più ciclici del mercato, seguiranno tale crescita nei prossimi anni. Ci aspettiamo altresì che i settori connessi al petrolio e ai servizi finanziari contribuiranno a sostenere la crescita degli utili. I risultati deboli delle società petrolifere dovrebbero beneficiare di un rimbalzo dei prezzi del petrolio greggio, mentre i tassi di interesse leggermente più alti possono avere un impatto positivo sugli utili bancari.
Andamento vendite, crescita e utili in Eurolandia
Febbraio 2007 - agosto 2017
Le valutazioni azionarie europee sembrano più attraenti rispetto a quelle degli Stati Uniti ma non sono necessariamente economiche in un contesto storico. La nostra analisi suggerisce infatti che, dati questi rapporti prezzo-utili in Europa, il mercato abbia già prezzato in parte una crescita economica e gli utili in crescita ma non ha avuto un andamento eccessivamente euforico.
L’attuale bull market in Europa ha comunque una base più solida rispetto ad altre regioni, questo è un segnale positivo della sostenibilità della potenziale crescita di questi mercati.
Le valutazioni ci suggeriscono anche che cercare di trarre vantaggio dei modelli di trading di breve periodo potrebbe non essere una strategia particolarmente efficace nel contesto attuale. Nel corso dell’ultimo decennio i mercati si sono abbondantemente focalizzati sul breve periodo a spese delle view di medio e più lungo periodo.
Riteniamo che questo tipo di mercato abbia portato opportunità agli investitori contrarian intenzionati a beneficiare dalla volatilità di breve periodo. In conclusione continuiamo a vedere opportunità in Europa ma con il mercato da tempo in ripresa e valutazioni già solide riteniamo nel 2018 la selezione dei titoli ancora più importante.