Azionario, agire con prudenza
Con riferimento al mercato azionario italiano, gli esperti di Anima segnalano che il posizionamento è di lieve sottopeso, con tendenza ad aumentarlo
di Redazione Soldionline 22 set 2023 ore 11:47"Il previsto deterioramento del quadro macro-fondamentale ci induce ad un giudizio di neutralità prudente su USA, Europa e Italia". È quanto segnalano gli analisti di Anima.
In particolare, con riferimento al mercato azionario italiano, gli esperti segnalano che il posizionamento è di lieve sottopeso, con tendenza ad aumentarlo in vista dell’atteso indebolimento della dinamica degli utili.
Nell’analisi seguente gli analisti di Anima forniscono alcune indicazioni di posizionamento tattico per i prossimi mesi sui mercati azionari italiano, europeo e statunitense.
Europa: protetti con healthcare, assicurativi e bancari
Alla luce dell’indebolimento del quadro macroeconomico in atto e della linea ancora restrittiva della BCE, nel corso dell’ultimo mese abbiamo ridotto l’investito ed incrementato tatticamente l’esposizione ai settori difensivi e al settore energetico, mentre abbiamo preso parziale profitto nel settore bancario.
Il giudizio è positivo sui settori healthcare, bancario e assicurativo, mentre è negativo su beni discrezionali industriali e diversified financials.
Italia: lieve sottopeso, destinato a crescere
Se a luglio (e in generale da inizio anno) il FTSEMib ha fatto segnare un andamento migliore rispetto agli altri listini europei, le small-mid cap hanno sottoperformato a causa del calo della liquidità, dei deflussi dai PIR e dai risultati meno brillanti delle attese di alcune importanti aziende dell’indice. Il posizionamento è di lieve sottopeso, con tendenza ad aumentarlo in vista dell’atteso indebolimento della dinamica degli utili.
A livello settoriale, la view è costruttiva per finanziari, lusso e, prospetticamente, tecnologia, mentre l’indicazione è di sottopeso per le società indebitate, alle prese con alti costi di rifinanziamento.
USA: marginalmente più cauti
Nell’ultimo mese abbiamo adottato un approccio marginalmente più cauto, in ragione dell’aspettativa che gli indici restino confinati nel trading range, in assenza di catalizzatori che possano stravolgere l’equilibrio attuale.
A livello settoriale, continuiamo a sovrappesare il settore tecnologico, quello energetico (fortemente a sconto) e i consumi ciclici come i beni voluttuari. Il giudizio è invece negativo sui settori industriale e immobiliare.