L’azionario deve continuare a rappresentare il driver per la ricerca di rendimento
Secondo Alessandro Allegri (Ambrosetti AM) le dinamiche del mercato finanziario di questi ultimi trimestri fanno emergere l’importanza di essere flessibili e adattivi, soprattutto nel breve termine
di Redazione Soldionline 23 set 2021 ore 12:52“Le dinamiche del mercato finanziario di questi ultimi trimestri fanno emergere l’importanza di essere flessibili e adattivi, soprattutto nel breve termine ma, se non si vogliono sfidare i fondamentali economici dietro i mercati finanziari, le tematiche azionarie devono continuare a rappresentare il driver per la ricerca di rendimento”. È quanto sostiene Alessandro Allegri, AD di Ambrosetti AM. Inoltre, l’esperto ha evidenziato il forte momentum per gli utili societari.
Per questi motivi Alessandro Allegri resta positivo sull’equity, nonostante il rialzo accumulato dai mercati azionari nel corso del 2021.
Nell’analisi seguente l’esperto fornisce anche alcune indicazioni sull’obbligazionario, sulle materie prime e sulle valute.
Gli utili societari continuano a viaggiare molto forte, vicini ad un probabile picco e dunque le sorprese economiche positive dovrebbero essere ormai scontate, mentre la variante Delta del coronavirus si sta diffondendo rapidamente contrastata dai programmi di vaccinazione che intanto hanno preso piede e ciò dovrebbe limitare il rischio di future dure restrizioni alla mobilità. Sono dunque tanti i temi da valutare in fase di allocazione, tuttavia, riteniamo che il processo di normalizzazione economica in atto sia la chiave per valutare gli scenari dei prossimi trimestri su cui pesano gli intrecci costanti tra l'incertezza legata al Covid in termini di gestione della salute pubblica e diffusione del Virus, la contestuale risposta politica in lotta con gli squilibri post ripresa, e lo sviluppo della fiducia del settore privato, vero sostegno atteso dopo gli interventi pubblici. Qualche tensione in più potrebbe arrivare anche dalle sfide politiche imminenti, sia a livello globale con la gestione del pasticcio Afghanistan sia a livello locale come in Germania alle prese con una tornata elettorale incerta unita ad un calo inaspettato degli indici di fiducia. Sembrano invece scomparsi o quantomeno ridimensionati i timori legati ad un imminente surriscaldamento del ciclo economico ed un persistente aumento dell'inflazione che, ad oggi, ha mostrato salite fuori dalle attese solo in quanto trainata dalla volatilità relativa dei prezzi legata alla fase di riapertura ed all’accelerazione della domanda contrapposta ai vincoli temporanei dell’offerta.
I mercati hanno attraversato una fase molto impegnativa, in un territorio quasi sconosciuto. La crisi-Covid e la relativa risposta politica hanno fatto sì che le curve della domanda e dell'offerta si spostassero a ritmi molto divergenti in diversi segmenti economici interconnessi generando una sostanziale volatilità dei prezzi e di fattori come produzione ed occupazione. È plausibile che queste frizioni persistano per un po' di tempo in un contesto di mercati che risulta comunque solido con dei fondamentali sottostanti favorevoli ad una continua e robusta espansione. Le dinamiche del mercato finanziario di questi ultimi trimestri fanno emergere l’importanza di essere flessibili e adattivi, soprattutto nel breve termine ma, se non si vogliono sfidare i fondamentali economici dietro i mercati finanziari, le tematiche azionarie devono continuare a rappresentare il driver per la ricerca di rendimento. Rimaniamo dunque positivi sull’Equity pur essendo ben consci dei rialzi accumulati, la misurazione della storia di situazioni similari alle attuali supporta ancora un contesto costruttivo per la conclusione dell’anno. Sul lato obbligazionario, il recente forte calo dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi e tedeschi risulta esagerato, date le prospettive di crescita in entrambe le regioni e le pressioni inflazionistiche ancora esistenti. Rimaniamo dunque prudenti nell’ambito governativi mentre gli spread creditizi restano resilienti ed offrono un poco di rendimento aggiuntivo sopportando, ad oggi, le pressioni rialziste sui tassi. Confermata l’incertezza del quadro materie prime dove persiste molta volatilità mentre si attende qualche recupero dell’€uro a livello valutario seppur in un contesto ancora di oscillazioni contenute.