L’attività di gestione? È un’arte!
L’attività di gestione del portafoglio non è una scienza, ma un’arte, come ci dicono molti libri di grande successo sull’argomento. Richiede disciplina ma anche capacità di adattarsi
di Valter Buffo 20 nov 2018 ore 10:02Commento giornaliero di recce-d.com
L’attività di gestione del portafoglio non è una scienza, ma un’arte, come ci dicono molti libri di grande successo pubblicati sull’argomento: è una attività che da un lato richiede disciplina, e regole esplicite, ma che dall’altro deve lasciare uno spazio alla intuizione, alla sensibilità, e soprattutto sapersi adattare all’evoluzione del Mondo, quello vero, quello fatto di cose e persone.
Da questo, ad esempio, deriva l’insuccesso dei robo-advisors e di tutti quelli che hanno pensato di sostituire, per intero, un algoritmo al gestore del portafoglio. Una moda: che è sbocciata ma già finita.
L’arte della gestione del portafoglio, ad esempio, negli ultimi anni è risultata decisiva per distinguere la vera ricchezza dalla ricchezza solo sulla carta (L’effetto-ricchezza e la vera ricchezza) cosa meno difficile di ciò che a prima vista può sembrare, se si guardano i dati con capacità di analisi (9 anni dopo i minimi: cosa spiega i rialzi?). Recce’d ne ha scritto su SoldiOnline.it solo poche settimane fa (Adesso siamo tutti più poveri?) ma oggi ritorna sul tema per mostrarvi alcun dati: in questi dati, troverete alcune conferme di ciò che Recce’d ha scritto nei suoi precedenti interventi, come spiega anche l’estratto che abbiamo selezionato per voi, che si accompagna al grafico che vedete più sotto.
Financial markets are headed for an unusually bad year, with the overall global bond and equity universe shrinking by a cumulative $5tn since the start of 2018 — the biggest contraction of capital markets since the financial crisis. Parallel declines in both bonds and equities are rare, as stocks tend to do better when growth is robust and fixed income thrives more in subdued or poor economic conditions. In 2008 the global equity market shrank by more than $18tn, even as the bond market was buoyed by investors desperate for the relative safety it offers. But 2018 is starting to look like an inflection point for the post-crisis market era, as central banks have started paring back monetary stimulus. The Federal Reserve has led the charge, lifting even three-month Treasury yields to a 10-year high of 2.37 per cent this week. That has left almost every major asset class nursing losses in 2018.
Fonte: Financial Times
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 20 novembre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Dopo una settimana di volatilità esasperata per Borse, valute e tassi, siamo ripartiti ieri con il tema del “reversal”
- La conclusione del vertice APEC del weekend lascia molti dubbi agli operatori sul tema dei rapporti Cina USA
- In Italia la situazione resta di stallo: ma per noi è più importante ciò che sta succedendo in Francia
- SEZIONE L'OPERATIVITA' anche questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della complicatissima situazione dei mercati obbligazionari in questa fine di 2018: guardiamo in particolare ai recenti ribassi degli High Yield
- SEZIONE L'ANALISI il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la complicata situazione di Brexit, e i suoi riflessi sui mercati finanziari