Attivi o passivi?
Ci sono materie nelle quali la differenza tra attivo e passivo è molto chiara e netta. Altri in cui la differenza è meno chiara. Il risparmio è proprio uno di questi
di Redazione Soldionline 25 mag 2016 ore 09:17Commento giornaliero di www.recce-d.com
Ci sono materie nelle quali la differenza tra attivo e passivo è molto chiara e netta: nel bilancio di una azienda, ad esempio, come pure … nel sesso. Ci sono altri settori in cui questa differenza è meno chiara: ed anzi, a volte viene volutamente tenuta confusa, per confondere le idee. Il risparmio è proprio uno di questi settori: si legge spesso di attivo e passivo, ma spesso si stratta di semplificazioni che, invece di spiegare, aumentano la confusione. Partiamo da quello che scrive Investopedia sul Web:
Investors have two main investment strategies that can be used to generate a return on their investment accounts: active portfolio management and passive management. These approaches differ in how the account manager utilizes investments held in the portfolio over time. Active portfolio management focuses on outperforming the market compared to a specific benchmark, while passive portfolio management aims to mimic the investment holdings of a particular index.
Tutto chiaro? A noi pare di no. Per questo, Recce’d oggi cercherà di aggiungere po’ di chiarezza. Come segue:
· Fondi Comuni di Investimento: i fondi passivi sono quei Fondi che hanno come obiettivo di ridurre al minimo la differenza di performance rispetto ad un indice di mercato (di Borsa, oppure obbligazionario); una parte degli ETF (non tutti) rientra in questa categoria); passiamo adesso ai fondi cosiddetti: ebbene, va chiarito che i Fondi attivi, come quelli che vi ritrovate nei portafogli oppure nelle GPM, oggi fanno più o meno lo stesso che i Fondi passivi, nel senso che la composizione dei portafogli dei Fondi Comuni “attivi” rimane quasi sempre vicinissima quella dell’indice di riferimento; la ragione per cui risulta dalle analisi statistiche che lo 85% dei Fondi Comuni cosiddetti attivi fa peggio del suo indice è che il portafoglio del Fondo replica da vicino l’indice (per non correre rischi) (lui, non voi che investite), ma poi si devono togliere (dalle tasche del Cliente) le pesanti commissioni di gestione
· Gestioni di portafoglio in generale, e GPM in particolare: in Italia, oggi, sono quasi tutte passive: si fa scegliere al Cliente un benchmark, che significa che si fa scegliere al Cliente una combinazione di portafoglio (tipo: 20% azioni e 80% obbligazioni) e poi si lascia che sia il mercato a decidere se la performance è positiva o negativa; il consulente, l’advisor, come anche il gestore della GPM, si limita a quelle “mosse tattiche” allo 1% oppure 2% che servono per fare “colore” ma non modificano le performance dei Clienti, che si ritrovano così ad avere sulle loro spalle per intero il “rischio di mercato”.
Un classico portafoglio “ad asset allocation” viene presentato come un portafoglio attivo, ma in realtà è un portafoglio passivo la cui performance sarà determinata dalla vostra scelta iniziale (“vuole più o meno azioni?”).
CONCLUSIONE Recce’d vi ha introdotto oggi al tema “attivo/passivo” su cui torneremo poi domani con il commento dei grafici che seguono, ma soprattutto soffermandoci su una domanda: come vanno utilizzati i “Fondi passivi”?
GLI ALTRI TEMI che avranno oggi un visibile impatto sui mercati li trattiamo nel nostro The Morning Brief (disponibile dalle ore 7,00 per i Clienti e attraverso la nostra app). Ecco una sintesi per punti:
1. Da 110 a 1,1150: tutto in movimento Si muovono i principali tassi di cambio, e tutto il resto del mercato internazionale si mette in moto.
2. Acquisti sulle banche italiane Gli acquisti che avete visto ieri sulla Borsa di Milano dicono nulla delle banche italiane: alla base c’è solo il movimento degli indici esteri. I titoli delle banche italiane vengono utilizzati semplicemente come “strumenti a leva” che amplificano gli alti e bassi degli indici
3. Il petrolio verso il prossimo vertice Il tema resta quello dei tagli alla produzione, che secondo la maggioranza degli analisti NON arriveranno. Resta però, a nostro avviso, più importante il fatto che non c’è più la “guerra dei prezzi”
4. SEZIONE L'OPERATIVITA' Questa settimana la sezione operativa parte da uno spunto della settimana scorsa, che è stato raccontato così “La Federal Reserve è tornata in vita. E i mercati le hanno creduto, per una volta.”
5. SEZIONE L'ANALISI Nessuno ve ne ha scritto, ma alcuni tra i maggiori Fondi Pensione del mondo anglosassone sono in crisi: e farete bene ad informarvi, perché le implicazioni sono forti anche per la gestione del vostro portafoglio titoli (oltre che per la vostra pensione integrativa)