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Asset management attivi o passivi?

La diffusione degli ETF (ossia di strumenti a gestione passiva) nei portafogli degli investitori cambia il panorama internazionale dell’asset management per una serie di ragioni

di Valter Buffo 23 lug 2019 ore 09:19

Commento giornaliero di recce-d.com

 

strumenti-finanziari-derivatiDicevamo ieri mattina (Dove va l’asset management) delle forti spinte che stanno modificando il panorama dell’industria del risparmio, che i più bravi chiamano “asset management”, in Italia e nel mondo: proponiamo questa settimana il tema dell’asset management al lettore di SoldiOnline.it in ragione del fatto che numerosi, tra i lettori, si affidano ai prodotti di questo settore, l’asset management appunto, investendo attraverso “prodotti finanziari” quali sono i fondi comuni di investimento, i certificati, i cosiddetti “prodotti assicurativi, e così via. E poi gli ETF, che sono sì un prodotto dell’industria dell’asset management, ma pure, al tempo stesso, la causa scatenante del declino di questo settore, un declino che ormai è visibile a tutto il mondo.

È un declino che si manifesta nelle dimensioni delle società del settore (che tagliano, tagliano, tagliano), che si vede nei margini di redditività, che si vede in generale dell’importanza di un settore che solo 15 anni fa viaggiava sulla cresta dell’onda ed oggi è costretto a ricorrere.

I soli che ancora credono nella potenza dell’asset management, in questo momento, sono purtroppo gli italiani che si informano attraverso i media tradizionali, che attribuiscono a questo settore un’importanza che non ha più, e che arrivano a presentare, come ha fatto il maggiore quotidiano nazionale, il capo di Blackrock come “l’uomo di finanza più potente del mondo”, quando è noto a tutti che ormai più del 50% degli asset gestiti da Blackrock ora sono ETF. E quindi, va sottolineato, non sono asset gestiti.

Questa affermazione su Larry Fink noi la abbiamo già commentata nel nostro blog, durante il weekend, mentre oggi noi intendiamo ritornare sull’articolo che ieri nel nostro contributo abbiamo messo alla vostra attenzione: il Wall Street Journal ha dedicato alla crescita del peso degli ETF nel’industria del risparmio un ampio articolo, dal quale abbiamo ricavato anche il grafico che oggi trovate più in basso, che commenta l’ormai decennale crescita degli ETF, il cui peso complessivo oggi supera quello dei fondi comuni di investimento.

Proveremo a spiegare, in modo sintetico, l’importanza di questo dato. La diffusione degli ETF nei portafogli degli investitori cambia il panorama internazionale dell’asset management per una serie di ragioni, tra le quali:

  • il netto calo delle commissioni che affluiscono alle società dell’asset management,
  • una netta perdita di importanza delle società tradizionali dell’asset management e la comparsa di nuovi big,
  • una vera e propria rivoluzione nel segmento commerciale, data la perdita di importanza dei promotori finanziari. Il placement power, ovvero la “capacità di vendere”, di indirizzare la volontà del cliente spingendolo verso questo o quel marchio di fondi comuni, scompare del tutto, perché gli ETF sono (nella loro grande parte) prodotti indicizzati, sui quali non è possibile esercitare il placement power,
  • la comparsa di esigenze nuove nel segmento della consulenza finanziaria, nuove esigenze che derivano dai fatti citati al punto precedente.

 

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Afflussi e deflussi verso fondi attivi e fondi passivi negli ultimi 10 anni (fonte WSJ)

 

Nel daily dedicato ai clienti, The Morning Brief, di oggi 23 luglio 2019, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1. Prosegue oggi settimana delle trimestrali, una delle più importanti in questa stagione
  2. Dollaro USA scende stamattina sotto quota 1,1200 contro euro, nonostante un vero e proprio bombardamento di dichiarazioni su un possibile intervento della Amministrazione Trump per indebolirlo
  3. L’indice della Borsa di New York ha chiuso anche ieri  sotto quota 3000 punti
  4. SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo di obbligazioni: che cosa fare da qui a fine 2019 in questo comparto? Ci sono opportunità
  5. SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi sarà questa settimana il Giappone, sia con riferimento al dibattito sulle Banche Centrali, sia con riferimento alle forti tensioni commerciali con la Corea del Sud della settimana scorsa

 

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