Asset allocation: tre aree da considerare nel 2023
di Redazione Lapenna del Web 18 gen 2023 ore 10:11 Le news sul tuo SmartphoneNatasha Brook-Walters - Co-Head Investment Strategy di Wellington Management - ritiene che i mercati si trovino di fronte a un nuovo di paradigma: i cambiamenti economici a cui si sta assistendo avranno probabilmente una natura strutturale piuttosto che ciclica. A suo avviso, gli investitori dovrebbero guardare oltre la volatilità e chiedersi quale può essere l’evoluzione dei portafogli nel lungo periodo.
Secondo Brook-Walters, il 2023 sarà l’anno in cui gli asset allocator dovranno assicurarsi di essere ben posizionati per abbracciare il cambiamento.
Nei prossimi decenni, secondo Brook-Walters, l’inflazione continuerà ad essere più elevata rispetto all’ultimo decennio. "Al fine di migliorare la resilienza dei portafogli all’inflazione, potrebbe essere necessario identificare adeguate strategie di mitigazione", ha ipotizzato l'esperta, che ha aggiunto "Ad esempio, visto che parte dell’inflazione è dovuta al calo degli investimenti nelle produzioni di una serie di materie prime che ha causato una riduzione delle forniture e un incremento dei prezzi ritiene che aggiungere appunto le materie prime all’allocazione di portafoglio possa essere saggio".
Inoltre, Natasha Brook-Walters vede una serie di trend secolari favorire l’innovazione e creare cambiamenti strutturali nell’economia globale, generando interessanti opportunità di investimento. "Ad esempio, l’inclusione finanziaria, ovvero lo sforzo globale per garantire accesso a prodotti e servizi finanziari utili e convenienti, non solo gode di un ampio sostegno politico a livello mondiale ma sta creando valore grazie alla digitalizzazione dei servizi finanziari e alla crescente apertura dei consumatori nei confronti di soluzioni finanziarie più tecnologiche", ha puntualizzato la strategist. Secondo Natasha Brook-Walters questi trend possono rappresentare interessanti opportunità di investimento in settori come il credito al consumo, il microfinanziamento o le assicurazioni. "Altri temi che consideriamo interessanti sono il futuro della mobilità, con l’elettrificazione dei mezzi di trasporto e il futuro dell’alimentazione, intesa come sicurezza alimentare, innovazione agricola e altri", ha aggiunto la strategist.
Infine, secondo Natasha Brook-Walters, in un contesto caratterizzato da una maggiore volatilità, le allocazioni a prodotti growth e value potrebbero generare maggiore volatilità. "Pertanto crediamo sarà importante favorire l’inclusione di soluzioni difensive per bilanciare il rischio durante l’intero ciclo economico". Di conseguenza, la strategist si aspetta una maggiore volatilità e una minore sostenibilità dei margini, una più marcata attenzione ai bilanci, maggiori opportunità di stock picking in tutto lo spettro di capitalizzazione del mercato e un numero crescente di opportunità di mean reversion. "Prevediamo che questo possa favorire la ricerca fondamentale di tipo bottom-up e gli investimenti attivi", ha concluso Natasha Brook-Walters.
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