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Asia, il punto su Cina, India e Giappone per la seconda metà del 2015

L'area asiatica è in questi giorni decisamente sotto i riflettori. La Banca Centrale Cinese ha svalutatlo lo yuan causando un piccolo terremoto sui mercati internazionali mentre il Giappone continua a registrare tassi di crescita negativo

di Redazione Soldionline 17 ago 2015 ore 12:15

A cura di Gam

L'area asiatica è in questi giorni decisamente sotto i riflettori. La Banca Centrale Cinese ha svalutatlo lo yuan causando un piccolo terremoto sui mercati internazionali mentre il Giappone continua a registrare tassi di crescita negativo. Ma quali sono le prospettive della zona per la seconda metà del 2015?
Ecco cosa ne pensano gli esperti di GAM.


cina_4Cina - Michael Lai, Investment Director di GAM

Mentre alla ribalta della cronaca è finito lo scivolone del mercato azionario cinese, va ricordato che la storia di lungo periodo del Paese si basa sulle riforme. Gli interventi del Governo, nonostante scelte politiche di breve termine sbagliate, come quelle che hanno provocato il sell-off di luglio sui mercati, testimoniano il desiderio cinese di implementare le riforme finanziarie e strutturali per dare una spinta alla crescita di lungo periodo. Tali riforme si stano realizzando a un ritmo molto più sostenuto rispetto alle previsioni di molti.

 
India – Madhav Bhaktuly, New Horizon
In India, dove ci sono oltre 6.000 società quotate all’interno di numerosi settori, crediamo che i tassi di penetrazione pro capite e per famiglia bassi in molte categorie e settori offrano un’occasione straordinaria per comprare titoli di imprese, in grado di generare valore nel lungo periodo. Tali guadagni di lungo periodo, tuttavia, sono disponibili solo per gli investitori disposti a tralasciare la prospettiva di breve  periodo, sia in caso di precipitazioni monsoniche, che di aumenti dei tassi d’interesse che di questioni politiche.

 
giappone_4Giappone – Ernst Glanzmann, Investment Director di GAM

Le aziende nipponiche dovrebbero trarre vantaggio dal fatto che l'economia globale riprenderà ad accelerare guidata dagli Stati Uniti e da prezzi delle materie prime costantemente favorevoli. Inoltre, la combinazione tra un miglioramento dei dati macroeconomici interni e un incremento dei consumi - sostenuto da livelli record del turismo in entrata, da salari più elevati e da maggiori spese per investimenti - potrebbe spingere gli utili societari verso nuovi massimi storici. In tale scenario, il mercato azionario giapponese rimane uno dei nostri investimenti preferiti.

 

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