Anche per i tassi la soglia è critica
Non è soltanto la Borsa USA a trovarsi alle prese con una soglia di supporto molto delicata. Questa settimana sarà un test fondamentale per le obbligazioni
di Valter Buffo 3 apr 2018 ore 08:14Commento giornaliero di www.recce-d.com
Nella settimana in cui gli USA pubblicano il dato per l’occupazione, di solito l’attenzione di tutti i mercati si concentra sul macro: è probabile vedere nelle prossime sedute un calo di attenzione per i problemi del settore Tech ed un ritorno di attenzione per temi come inflazione e crescita economica.
La situazione sul mercato delle obbligazioni USA non è meno tesa della situazione della Borsa ( Borsa che è aggrappata da settimane a quella media mobile a 200 giorni): dopo una prolungata fase di rialzo dei rendimenti (e calo dei prezzi) sul mercato obbligazionario, abbiamo visto di recente un calo dei rendimenti (nel secondo grafico in basso) che li ha riportati ai minimi delle ultime sette settimane (con il 30 anni al di sotto del 3% di rendimento per la prima volta da gennaio), come dice il brano che potete leggere qui di seguito.
The U.S. jobs report was already playing second fiddle to inflation data in the minds of bond traders. But after last week’s turbulence in technology stocks, it almost feels like an afterthought. Benchmark 10-year Treasuries are coming off their biggest rally of 2018, with yields at seven-week lows. This time, it wasn’t geopolitical risk fueling the gains, or even weak inflation figures (the Federal Reserve’s preferred gauge, in fact, beat analysts’ estimates). Rather, it was investors seeking refuge from the volatility in equity-market darlings such as Amazon.com Inc., Facebook Inc. and Tesla Inc..
Il brano che avete appena letto mette in evidenza un fatto: il ritorno verso il basso dei rendimenti obbligazionari è stato provocato, più che da un rientro della paura per l’inflazione, dalla maggiore volatilità della Borsa. Questa settimana, proprio per questo, sarà un test fondamentale per le obbligazioni: non è immaginabile che una eventuale inversione di tendenza possa essere fondata del tutto sulla volatilità delle Borse, ed è proprio in questo punto che tornano in discussione il futuro dell’inflazione e della crescita economica (nel primo grafico, la differenza tra i rendimenti a 2 e a 10 anni), insieme naturalmente alle guerre commerciali.
Bond bulls have ample cause for hope: Yield curves are the flattest in a decade, and that 3 percent mark on the 10-year yield is just getting further and further away. (…) .Two-year notes remain locked in place because expectations for rate hikes have barely budged -- fed funds futures are still pricing in about two more increases for this year. (…) That means for the second year in a row, predicting the start of a bond bear market is looking like a fool’s errand. “We thought this year was different, that there was enough momentum,” said Kevin Giddis, head of fixed-income capital markets at Raymond James. But with “an administration that is so unpredictable, a potential trade war, and now a fallout in the equity market,” things aren’t so clear, he said.
Fonte: Marketwatch
Fonte: Bloomberg
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 3 aprile 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- La Borsa USA per ora NON ha risolto il test della media a 200 giorni: sempre pesanti i titoli Tech
- Ieri lunedì abbiamo visto l’indice ISM in leggero calo: peak growth? Fondamentali saranno i dati per l’occupazione USA di venerdì prossimo
- Dalla Casa Bianca continuano ad uscire voci e segnali di nervosismo: ora l’attacco ad Amazon
- SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della tensione intorno al settore Tech USA
- SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi sarà il tasso di crescita