Anatomia dell'ottobre rosso 2018
Quali sono state le cause della caduta delle borse dello scorso mese di ottobre? Le strategie di portafoglio che sono in modo esplicito ancorate a determinati livelli hanno inciso?
di Valter Buffo 9 nov 2018 ore 10:15Commento giornaliero di recce-d.com
Insieme ai lettori, ieri mattina su SoldiOnline.it abbiamo sezionato le principali cause della caduta delle Borse in ottobre, seguendo un ragionamento del Financial Times che metteva in evidenza sia il livello dei tassi di interesse sia l’andamento dei cambi tra le grandi valute. Riflessioni utili, per i nostri lettori: chi cerca di convincervi che la Borsa sia un mondo a sé stante, o peggio che per operare in Borsa sia ragionevole affidarsi all’analisi di un grafico, farebbe bene a rileggerle con attenzione. Oggi ci spostiamo su un tema che riguarda sempre la caduta di ottobre, ma che va ad indagare che ruolo hanno giocato le diverse categorie di operatori sul mercato.
Ripartiremo anche oggi da un estratto dal Financial Times:
Investors were becoming more nervous, but the swoon was driven by computer-powered algorithmic investment strategies that ratchet their market exposure up and down according to the level of volatility, argues Marko Kolanovic, head of quantitative strategy at JPMorgan. The trigger points and swiftness of these systematic “volatility-control” strategies vary widely, from faster-responding variable annuity accounts managed by insurance companies to trend-following hedge funds and slower-moving, more ponderous “risk parity” funds. Analysts blame them for exacerbating previous tumbles, such as in August 2015 and February 2018.
Qui ritorniamo su un argomento che su SoldiOnline.it è stato trattato in più occasioni, in particolare proprio da noi di Recce’d: si tratta delle strategie di portafoglio che sono in modo esplicito ancorate a determinati livelli, ed ancora più in particolare di quelle che si propongono di “controllare la volatilità” con metodi statistici, come le strategie chiamate Risk-Parity (nel grafico sotto).
Nel brano che leggete sopra, c’è chi sostiene che proprio queste strategie di investimento, ed altre strategie che seguono “il trend” ed il “momentum” hanno fatto accelerare il ribasso, mentre nel brano che segue si dice che:
Mr Kolanovic estimates that volatility-sensitive strategies, coupled with bank trading desks having to cover their market exposures, sold about $150bn of equity positions in the first weeks of October. Managers of these funds scoff at the accusations, arguing that these controls are not nearly as sensitive to spurts of turbulence as claimed. “The larger driver is the quantitative investment strategies de-risking,” said an executive at a major US market-maker.” This appears to be making markets more prone to sudden volatility eruptions. Pravit Chintawongvanich at Wells Fargo points out that sudden bursts of turmoil — which he defines as days where the ratio of five-day volatility to three-month volatility exceeds 3 — have become more common since 2007.
La diffusione di strategie che obbligano alla vendita (come riduzione delle posizioni) quando la volatilità sale oltre un certo livello hanno già provocato, e provocheranno ancora in futuro, improvvise impennate di turbolenza su tutti i mercati.
Fonte: Financial Times
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 9 novembre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- La settimana delle Elezioni Midterm si chiuderà probabilmente con modeste variazioni
- La Federal Reserve ha confermato il messaggio delle riunioni precedenti
- La situazione politica in Italia diventa meno stabile
- SEZIONE L'OPERATIVITA' anche questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della stagione USA delle trimestrali e dell’impatto delle trimestrali sui prezzi di mercato
- SEZIONE L'ANALISI il tema della nostra Analisi sarà la crescita economica negli Stati Uniti, in attesa dei dati di venerdì