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Un'analisi della crisi del settore bancario - Columbia Threadneedle Investments

di Redazione Lapenna del Web 28 mar 2023 ore 14:50 Le news sul tuo Smartphone

funzioni-mercati-finanziariSteven Bell - Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments - ha segnalato che il rencente andamento dei mercati finanziari sia stato influenzato dalle preoccupazioni per il settore bancario, dopo il fallimento di due banche negli Stati Uniti e l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. L'esperto si domanda quali saranno le implicazioni di questo scenario per i tassi di interesse e i mercati finanziari.

Le preoccupazioni negli Stati Uniti riguardano le banche americane di piccole e medie dimensioni, spiega Bell, le quali sono state regolamentate in modo più blando rispetto alle controparti più grandi e offrono tassi di deposito non competitivi con i fondi del mercato monetario. A suo avviso la fuoriuscita dei depositi si è trasformata in un'alluvione e questo aggraverà la contrazione del credito, un processo già in atto ben prima dello scoppio dell'ultima crisi. "Il credito alle imprese più piccole e, in generale, al settore commerciale immobiliare ne risentirà: è doloroso, ma fa parte del processo di trasmissione monetaria," spiega l'esperto, il quale ritiene che l'irrigidimento delle condizioni di credito implicherà che la Federal Reserve non dovrà probabilmente alzare i tassi ufficiali più di tanto. "Infatti, i mercati si aspettano forti tagli dei tassi prima della fine dell'anno e prevedono che inizino presto", ha ipotizzato l'esperto.

Secondo Bell in Europa lo squilibrio normativo è assente e non si è verificato lo stesso deflusso di massa di depositi. "Le banche sono generalmente ben capitalizzate e molte banche europee stanno restituendo il capitale agli azionisti" ha aggiunto l'esperto. Steven Bell ipotizza dunque che quello di Credit Suisse sia un caso isolato, e lo stesso vale per le banche del Regno Unito e, sebbene le condizioni di credito si stiano restringendo in Europa, il ritmo è più graduale rispetto agli Stati Uniti.

"Riteniamo che la crisi del credito negli Stati Uniti abbia ora avvicinato la recessione, sebbene l'economia sembrasse più forte prima della crisi," spiega Bell, "mentre in Europa, il calo dei prezzi del gas naturale ha portato sollievo a consumatori, aziende e governi".

Alla luce dell'attuale contesto, Bell invita a preferire asset di rischio in Europa - sebbene l'azionario nel suo complesso potrebbe presentare delle difficoltà - mentre l'euro potrebbe rafforzarsi rispetto al dollaro. Infine, conclude Bell, le obbligazioni rimangono interessanti, nonostante il recente rally.

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