Alluvione di emissioni obbligazionarie
Nonostante l’uscita dal qe della Fed e il rialzo dei tassi monetari, negli USA e in molti altri paesi la corsa all’emissione di debito sotto forma di obbligazioni va avanti a tutta forza
di Valter Buffo 5 lug 2018 ore 08:34Commento giornaliero di www.recce-d.com
Abbiamo osservato ieri mattina (La liquidità è il nuovo leverage) che se si misura il livello complessivo di debito, sia privato sia pubblico, si vede subito che il livello di indebitamento complessivo delle economie oggi è molto superiore a quello del 2007. Semplicemente, non si tratta di “credito” in senso tradizionale, bensì di debito che è stato veicolato attraverso il mercato finanziario e soprattutto l’industria dei Fondi Comuni di Investimento.
Ci è sembrato utile proseguire nell’analisi, e segnalare ai lettori che il fenomeno non sta affatto rallentando: al contrario, è in accelerazione. Nonostante l’uscita dal quantitative easing della Federal Reserve, e nonostante il rialzo dei tassi monetari, negli Stati Uniti ed in molti altri Paesi, la corsa all’emissione di debito sotto forma di obbligazioni va avanti a tutta forza.
Nel primo dei due grafici, vi mostriamo gli effetti delle operazioni di fusione ed acquisizione di grandissime dimensioni, annunciate nel 2018 negli Stati Uniti, e per una buona parte finanziate con capitali raccolti emettendo nuove obbligazioni.
Nel secondo grafico di oggi, Goldman Sachs ci offre una ricapitolazione delle nuove emissioni di soli titoli obbligazionari High Yield, ovvero a alto rendimento (e bassa qualità di chi emette) negli Stati Uniti. Dati anche più notevoli sono disponibili per il Resto del Mondo.
I dati confermano ciò che dicevamo prima: la corsa al debito continua, sostenuta fino ad oggi anche dall’atteggiamento della BCE e della Bank of Japan. Anche sulla base di questi dati, possiamo affermare che la leva finanziaria è tirata al massimi, anche se non si tratta di credito/prestiti diretti, bensì di prestiti obbligazionari. Le Banche Centrali sostengono che non si tratta di rischio sistemico, perché questi debiti sono stati “piazzati” al pubblico e non direttamente sui bilanci delle banche commerciali: ma sarà utile tenere presente che gli attuali clienti delle banche commerciali coincidono con quel pubblico che si è preso sulle spalle le obbligazioni di scarsa qualità.
Fonte: Bloomberg
Fonte: Goldman Sachs
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 5 luglio 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Chiusi ieri i mercati USA per Festa Nazionale: ma ora ci aspettano due sedute ad alta tensione
- Le tariffe tra USA e Cina entrano domani in vigore per 34 miliardi di dollari di merci scambiate
- Grande attesa per i dati USA di oggi e domani venerdì
- SEZIONE L'OPERATIVITA' questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della parte obbligazionaria dei nostri e vostri portafogli nel secondo semestre
- SEZIONE L'ANALISI il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la Cina a partire dai dati che sono stati pubblicati lo scorso weekend