A novembre si è spento il sentiment positivo
La significativa positività di inizio trimestre ha incontrato un naturale ridimensionamento in Novembre, mese in cui, tuttavia, sono state ampiamente confermate le solide impostazioni di fondo sui principali mercati azionari
di Redazione Soldionline 7 dic 2015 ore 09:38A cura di Alessandro Allegri, A.D. di Ambrosetti Asset Management SIM
La significativa positività di inizio trimestre ha incontrato un naturale ridimensionamento in Novembre, mese in cui, tuttavia, sono state ampiamente confermate le solide impostazioni di fondo sui principali mercati azionari, scossi solo in parte dalle recenti e tragiche tensioni di carattere geopolitico. Il saldo di performance (MSCI World LC AC: +0.16% MTD e +1.51% YTD) cela in sé molte informazioni: le borse sono giunte ad una fase più matura del ciclo di crescita con i recenti segnali di recupero che parlano di mercati capaci di reagire agli imprevisti ma che devono ancora dimostrare la capacità di sostenere un ciclo rialzista solido e duraturo. Il contesto rimane caratterizzato da elementi contrastanti con i dati macro, estesi a livello globale, che alternano indicazioni costruttive con altre decisamente più deludenti, tutti elementi che contribuiscono ad alimentare una certa confusione. In questo quadro un punto fisso rimane il percorso delle Banche Centrali di Giappone ed Euro profondamente determinate a sostenere il ciclo economico con una politica monetaria espansiva a fronte di livelli di inflazione strutturalmente bassi, ma con effetti già ampiamente incorporati in particolare nelle quotazioni degli strumenti obbligazionari. Giungono invece dal fronte Usa le principali incertezze, non tanto sul probabile incremento dei tassi, ormai dato di fatto, quanto dalla dinamica dello stesso e dalla reazione degli operatori di fronte ad uno scenario strutturale “nuovo”. Mentre su questi temi si concentrano le incertezze e le attese della maggior parte degli operatori finanziari, sulle azioni ha continuato a prevalere la positività. Guidano le performance i mercati azionari Euro (+2.58% Eurostoxx50) trainati in particolare dalla Germania (Dax +4.90%) ed accompagnati dal Giappone (+1.42%).
Bene in Usa il mercato tecnologico (Nasdaq +1.09%) mentre fatica di più l’indice generale (S&P500 +0.05%) a ridosso dei suoi massimi storici. Rimane più critica la situazione sui Paesi Emergenti (-3.96% l’indice generale nel mese) penalizzati anche da un Dollaro in rafforzamento. Poche le tematiche settoriali dove emergono in particolare le difficoltà di Energy, Materials ed Utilities con gli altri comparti invece allineati in termini di performance. Anche nel mese di Novembre gli investimenti obbligazionari hanno continuato a mostrare due facce, allineate con i dettami delle Banche Centrali.
I Bond Governativi Euro hanno guadagnato ancora (+0.72% Italia, +0.11% Germania) mentre sul fronte Usa i risultati sono stati negativi (-0.40%). Lo stesso quadro si è riproposto sulle obbligazioni societarie con i corporate del vecchio continente decisamente in crescita. Chiudono invece il mese negativamente gli investimenti obbligazionari dei paesi emergenti. Ultima nota sullo spread BTP-Bund, ormai ampiamente sotto quota 95 a delineare un clima chiaramente più disteso all’interno dell’area Euro