2015: le migliori idee di investimento per Credit Suisse
La banca d'affari, nel suo report mensile, ha comunicato le sue migliori ide di investimento per il prossimo anno. La crescita continuerà e per questo Credit Suisse favorisce l'azionario
di Redazione Soldionline 2 dic 2014 ore 11:09La banca d'affari, nel suo report mensile, ha comunicato le sue migliori ide di investimento per il prossimo anno. Ecco la sintesi delle strategie per il prossimo anno, a cura di Markus Stierli, Head of Fundamental Micro Themes Research di Credit Suisse Private Banking & Wealth Management
AZIONI DEI PAESI AVANZATI ALLA RIBALTA
A nostro giudizio la crescita globale continuerà e favoriamo ancora le azioni in questo quadro. Gli USA sono ora entrati in una ripresa in grado di sostenersi autonomamente e l’Eurozona dovrebbe registrare un miglior risultato, sfuggendo alla recessione, aiutata dall’espansione monetaria in corso. A nostro giudizio la Cina registrerà una crescita più lenta, pur evitando un hard landing. In questo scenario, le nostre tre idee sono grandi capitalizzazioni americane, beneficiari delle attività M&A, e potenziale di valore in Europa.
COSA SI DICEVA SUL 2014 - Come investire nel 2014: le idee di Credit SuisseLE GRANDI CAPITALIZZAZIONI AMERICANE OFFRONO STABILITÀ
Le grandi capitalizzazioni americane registrano risultati positivi nell’attuale quadro e prevediamo un cambiamento della leadership sui mercati azionari a favore delle large cap rispetto alle small cap.
Un vantaggio particolare delle grandi capitalizzazioni americane è che offrono stabilità nel corso delle fasi periodiche di volatilità, che ora stanno diventando più probabili in conseguenza dell’incertezza della politica monetaria. La strategia può essere implementata tramite un indice delle grandi capitalizzazioni USA (comprese le mega capitalizzazioni), un prodotto gestito attivamente, o un portafoglio diversificato di azioni. Nell’ambito delle grandi capitalizzazioni americane, tecnologia e titoli finanziari sono i nostri settori favoriti.
BENEFICIARI DELLE ATTIVITÀ M&A
La crescita continua ha migliorato la visibilità degli utili e ha aumentato la fiducia dei CEO. Nel quadro attuale, caratterizzato da bassi tassi d’interesse, i livelli elevati di liquidità, un basso leverage e delle opzioni di finanziamento economiche dovrebbero fornire degli incentivi ai quadri dirigenti per incentivare la crescita top-line tramite le attività M&A. Riteniamo che il Nordamerica continuerà a registrare la maggior parte del flusso di operazioni. Da una prospettiva settoriale, riteniamo che i settori sanitario globale, delle telecom europee e della tecnologia globale continueranno a dare impulso alla maggior parte dei volumi delle operazioni, mentre siamo dell’idea che le attività M&A relative alla chimica di specialità possano ora cominciare a crescere. L’esposizione si ottiene al meglio ricorrendo a un paniere di società che sono target di acquisizioni o che beneficiano del consolidamento del settore.POTENZIALE DI VALORE IN EUROPA
La crescita nell’Eurozona ha avuto difficoltà nel corso del 2014 e, sebbene l’asticella per una sorpresa fosse bassa, i mercati azionari registrano un’underperformance da metà anno. Riteniamo che l’anno prossimo l’Eurozona dovrebbe registrare risultati migliori e che gli attuali prezzi delle azioni riflettano un giudizio eccessivamente pessimista. La propensione verso un maggiore quantitative easing dovrebbe favorire le azioni e la debolezza dell’EUR fa leva sull’impatto della crescita globale. In questo quadro, favoriamo gli esportatori europei, ma anche le banche del Vecchio Continente, a fronte di un miglioramento del sentiment e di una crescita della domanda di credito.
PER REALIZZARE RENDIMENTI: CREDITO E DIVIDENDI
Il nostro secondo tema generale riguarda la ricerca, sempre più difficile, del rendimento in un quadro caratterizzato da una politica monetaria divergente. Per gli USA, prevediamo che graduali rialzi dei tassi avranno inizio a metà 2015, mentre in Europa e Giappone la lenta crescita e il rischio di deflazione favoriscono una propensione a un ulteriore quantitative easing. Sebbene la resistenza politica nell’Eurozona sia forte, prevediamo che la BCE procederà a degli acquisti di titoli di Stato nel 1Q 2015.
In questo quadro, consigliamo agli investitori di focalizzarsi su tre modi per realizzare rendimenti:
1) un’attenta selezione di obbligazioni corporate e dei mercati emergenti,
2) titoli che pagano dividendi, e
3) strategie di esposizione neutra al mercato e long-short.
SELEZIONE TITOLI OBBLIGAZIONARI PAESI EMERGENTI IN VALUTE LOCALI E FORTI
La Fed si muove verso un inasprimento della propria politica e gli investitori devono considerare il credito per conseguire proventi reali. Una selezione di titoli di credito nella gran parte del mercato del reddito fisso offre ancora una ragionevole remunerazione, per via dei bassi tassi di default, dell’accesso ai finanziamenti agevole su base comparativa e del ciclo economico generalmente stabile o in via di miglioramento in molte parti del mondo. Vista la prevalenza di un basso livello di rendimenti benchmark, gli investitori dovrebbero fare attenzione ad assumersi un eccessivo rischio di duration.
La nostra convinzione è che i titoli subordinati (corporate e finanziari) e un’attenta selezione sui mercati emergenti – sia in valute locali che forti – possano offrire interessanti opportunità nel quadro attuale.TITOLI CHE PAGANO DIVIDENDI
Le strategie di dividendi offrono agli investitori un gran numero di benefici, il più importante dei quali è costituito da proventi più elevati sul lungo termine a fronte di una volatilità più bassa rispetto ai mercati azionari più in generale. Ciò dipende in larga misura dal fatto che le società che pagano dividendi di norma presentano modelli di business con un rischio più basso (ad es. flussi di cassa prevedibili), che aiutano a limitare le flessioni in condizioni di mercato non favorevoli. Nonostante i tassi d’interesse potenzialmente in rialzo, prevediamo che le strategie correlate ai dividendi evidenzieranno una buona performance e intravediamo dello spazio di manovra per incrementi dei dividendi, come si evince da un rapporto di distribuzione relativamente basso.
STRATEGIE DI ESPOSIZIONE NEUTRA AL MERCATO E LONG-SHORT
Le strategie che presentano una copertura parziale rispetto al beta, come quelle di esposizione neutra al mercato e long-short, funzionano bene in un quadro caratterizzato da incertezza e da basse correlazioni tra i titoli. Inoltre, entrambe le strategie aggiungono a un portafoglio un’esposizione azionaria priva di correlazione. Le strategie possono essere implementate tramite gli hedge fund. In alternativa, gli investitori possono ottenere un’esposizione neutra al mercato tramite il pair trading, una strategia che impiega il co-movimento di due azioni che intrinsecamente presentano driver sottostanti analoghi e che, come tali, tendono a seguire modelli simili di prezzo/rendimento.
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IL LATO POSITIVO DEL CALO DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME
Il nuovo regime di calo dei prezzi delle materie prime è il fulcro del nostro terzo tema. Dopo anni caratterizzati da eccessive spese in conto capitale nelle ultime fasi del superciclo delle materie prime, diversi mercati principali stanno ora facendo i conti con un eccesso di offerta. I lunghi tempi di esecuzione per i progetti correlati alle materie prime spiegano il perché la crescita dell’offerta ha cominciato ad accelerare solo quando il quadro della domanda ha iniziato a raffreddarsi. Più di recente anche i mercati petroliferi sono entrati in questa fase per via dell’apparente assenza di uno sforzo concentrato da parte dei membri dell’OPEC per il taglio alla produzione.I prezzi dovrebbero scendere verso, o persino al di sotto del costo marginale di produzione per rallentare gli investimenti in capacità e di conseguenza la crescita della produzione. Pertanto, con ogni probabilità, le materie prime continueranno a mostrare risultati poco brillanti, producendo chiari vincitori e vinti. Identifichiamo due beneficiari di questo nuovo regime: 1) USA: beni di consumo e settori industriali ad alto consumo di energia, e 2) Paesi importatori di petrolio asiatici ed emergenti orientati alle riforme.
USA: BENI DI CONSUMO E SETTORI INDUSTRIALI AD ALTO CONSUMO DI ENERGIA
Da un punto di vista settoriale riteniamo che la flessione del prezzo del petrolio andrà a vantaggio dei titoli dei beni di consumo ciclici.
Diversi indicatori economici statunitensi segnalano un miglioramento delle condizioni dei consumatori, che potrebbe conferire nuova linfa alle spese al consumo. Le condizioni creditizie si stanno allentando, la disoccupazione negli USA sta scendendo a minimi pluriennali, cresce la fiducia dei consumatori e il rialzo dei salari reali è positivo. Nel contempo, la flessione dei prezzi del petrolio equivale a un consistente taglio delle tasse per i consumatori e le attività che consumano energia, in particolare nei settori industriali. Raccomandiamo pertanto una selezione di titoli di società dei beni di consumo ciclici e dei settori industriali.
PAESI IMPORTATORI DI PETROLIO ASIATICI ED EMERGENTI ORIENTATI ALLE RIFORME
La debolezza dei prezzi del petrolio riduce l’onere dei costi delle importazioni per i mercati emergenti che importano petrolio e sostiene le riforme economiche indirizzate ai consumi interni. Ciò, a nostro giudizio, rappresenta un elemento positivo in una classe di investimento che è sempre più eterogenea nelle sue prospettive.
Raccomandiamo agli investitori di focalizzarsi su mercati che possono trarre strutturalmente vantaggio da questi trend e l’APAC è la regione dominante per via della sua dipendenza netta dalle importazioni.
Suggeriamo altresì di investire in una selezione di società e settori industriali nell’universo dei paesi emergenti, che dovrebbero trarre vantaggio dalla flessione dei costi di input. Tuttavia la selezione dei titoli è essenziale, dal momento che l’indebolimento delle materie prime, con ogni probabilità, continuerà a determinare un’underperformance delle azioni dei paesi emergenti nel loro complesso.
IL SETTORE TECNOLOGICO ALLUNGA IL PASSO
Il nostro quarto tema coglie l’enorme potenziale degli utili del settore tecnologico. Sospinti dall’innovazione e dai ritardi negli investimenti di capitali, i titoli tecnologici dovrebbero trarre vantaggio dalla continua crescita degli utili. Le aziende stanno cominciando a spendere e siamo dell’idea che i solidi fondamentali del settore non trovino ancora adeguatamente riflesso nelle valutazioni. Presentiamo un giudizio complessivamente positivo sul settore, ma apprezziamo particolarmente le società esposte alla domanda industriale e dei consumatori, oltre che gli innovatori, come gli enabler dell’Internet of Everything e il nuovo modello di business della sharing economy. Riteniamo altresì che alcuni dei giganti affermati del settore tecnologico offrano del valore essendo sottoposti a consistenti ristrutturazioni.
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